Carletto alla riscossa
Il tecnico di Reggiolo non può che essere l'uomo giusto per far ripartire una Nazionale in declino tecnico, come quella italiana.
Carlo Ancelotti. E' questo il nome che sta circolando con più insistenza nelle ultime ore, per succedere a Gianpiero Ventura sulla panchina azzurra. Notizia che presa così, può essere solo di conforto per un movimento che ha bisogno al momento più di certezze, che di nuove scommesse. E Carlo Ancelotti, non può che essere definita un assoluta certezza per far partire il nostro calcio, dal punto di vista motivazionale, tecnico, tattico e strutturale.
Il declino tecnico nel quale il calcio italiano è finito, almeno parlando della Nazionale Maggiore, ha senza dubbio bisogno ora come ora di avere al proprio timone, un tecnico vincente, con enorme esperienza internazionale, e che abbia soprattutto la voglia di cimentarsi un avventura molto molto impegnativa. Per Ancelotti, infatti, la responsabilità sarebbe enorme; una responsabilità che si basa su un unico obiettivo: rilanciare la nostra Nazionale a livello mentale, tecnico e tattico. Perchè oggi, più che pensare al livello tecnico generale deficitario dei nostri giocatori più rappresentativi, rispetto alle maggiori Nazionali europee e sudamericane, il vero lavoro va fatto dal punto di vista del gruppo. Creare, infatti, un gruppo ben definito di giocatori attraverso una specifica ossatura ben definita, non può che dare solo e soltanto stabilità ed efficienza ad una squadra che è sembrata allo sbando nell'ultimo periodo. In questo caso, Ancelotti è un maestro in questo lavoro: creare gruppi vincenti, è stata la sua mission principale in quasi tutte le sue esperienze più importanti dei Top Club europei (dal Milan, al Chelsea, passando al PSG, per poi arrivare al Real), escludendo comunque l'ultima esperienza di quest'anno con il Bayern.
Tutto il movimento calcistico italiano deve sperare nella nomina di Carletto alla guida della Nazionale; potrebbe essere la scelta giusta per lasciare definitivamente questo "stato depressivo" in cui, il nostro calcio, è piombato.
