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Sacchi e la Nazionale: opinione condivisibile

 

 Ventura capro espiatorio. Il problema è più profondo. Ancelotti CT? Andrebbe aiutato...

 

Molte se ne son dette, moltre altre se ne diranno. il tonfo e la figuraccia è troppo grande per passare in secondo piano. Un evento storico, un picco negativo quasi senza precedenti. Il calcio italiano, inteso come prodotto di giovanili, è al punto più basso della sua storia recente.

Molti hanno detto la propria, ma prima di ripartire con il campionato, che poi non darà tregua fino a gennaio inoltrato, feste comprese, è bene dar voce ad uno che la storia del calcio italiano l'ha fatta, e non poco.

 

Parliamo ovviamente di Arrigo Sacchi, che ieri a mente fredda, è tornato sull'eliminazione da parte della Svezia e sullo status vivendi del calcio nostrano.

 

 “Questa sconfitta non è arrivata improvvisamente perché noi arriviamo da due Mondiali disastrosi". Prima considerazione importante. Eliminazione dai gironi per mano di Slovacchia e Nuova Zelanda. Eliminazione ai gironi con il Costa Rica in Brasile quattro anni più tardi. Già allora si parlava di picco storicamente negativo. In otto anni niente si è fatto per invertire una tendenza che era già evidente e palese.

 

"Se è stata la formazione giusta? La formazione giusta è figlia di tante valutazioni e diciamo che se mancano tutte queste componenti rischi di essere anche sfortunato. Insigne? L’Italia ha un problema culturale: consideriamo individuale quello che invece è uno sport di squadra. In queste situazioni si cerca sempre il capro espiatorio: ci mettiamo a posto la coscienza allontanando il singolo. Ma non è mai il singolo a determinare i risultati".

Mano tesa a Ventura, qui, nonostante qualche battibecco negli scorsi mesi.E' vero che con Conte, solo due anni fa, questa stessa Italia, se non meno forte addirittura, aveva schiantato la Spagna, battuto la stessa Svezia e fatto partita pari, con eliminazione solamente ai rigori, con la grande Germania. Si può quindi assumere che il singolo, in quel caso Conte, ha influito sul risultato di gruppo. Vero, verisismo. Ma non sempre puoi avere un CT tra i top Mondo come oggettivamente era e resta l'attuale allenatore del Chelsea.  E' sempre quindi il collettivo, l'intero movimento a dare la direzione, a condizionare i risultati. Questo vale per Ventura, che ha commesso i suoi errori e pagherà, ma vale anche in merito alle polemiche sull'assenza di questo o quel giocatori (vedasi Insigne...).

 

Ventura ha le sue colpe, ma non è certo colpa sua se l'Italia non propone un giocatore di grandissimo livello da tempo immemore. Non è colpa di Ventura se le squadre italiane sono infarcite di giocatori stranieri mediocri, che tolgono spazio ai giovani, magari validi (chi può dirlo...) che assiepano i vivai e le giovanili italiane.

Qualcosina in questo biennio è emerso. Da Donnarumma a Romagnoli, passando per Caldara, Conti, Locatelli, Chiesa, Belotti. Ancora troppo poco, però.

Serve una riforma seria, condivisa, studiata ed attuata senza guardare in faccia nessuno. Difficile che questo, in Italia, avverrà. Non siamo in Germania.

 

Sacchi conclude: "Ancelotti è un grande, uno dei migliori al mondo. Ma vogliamo aiutarlo? Allora dobbiamo fare molte cose diversamente da come le abbiamo fatte fino ad adesso...".

Ecco, per l'appunto.

 

 

 

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