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Maldini è l'uomo giusto

 

 Il numero 3 rossonero ha sempre dichiarato di voler tornare nel calcio solo per Milan e Nazionale. Adesso potrebbe essere la giusta occasione

 

 

Gli occhi nel vuoto dei 75mila di San Siro dopo aver tifato 95 minuti a squarciagola, gli occhi bagnati di Gianluigi Buffon e un CT che dopo aver commesso un disastro di dimensione Nazionali ancora non ha avuto la decenza di lasciare l'incarico. Siamo fuori dal Mondiale come soltanto una volta, sessant’anni fa, è capitato nella nostra storia. Una macchia nera e incancellabile che rimarrà per sempre. Ora la Federazione è sotto attacco: il c.t., nonostante le dimissioni non ancora presentate, perderà la panchina e Tavecchio rischia di essere messo all’angolo. Insomma sul calcio italiano sta per abbattersi una tempesta senza precedenti e con ogni probabilità servirà una rivoluzione per uscirne.

E quando si parla di rivoluzione ai vertici spunta sempre il nome di Paolo Maldini. L'ex capitano rossonero nei giorni scorsi aveva dichiarato: "Non so se mi rivedo in Nazionale. Tutti si chiedono perchè non sono nel mondo del calcio, ma questa è anche una mia scelta. Solo se ci saranno delle condizioni ideali potrei tornare in questo mondo, ma solo nell’Italia o al Milan. Il settore giovanile, come ho sentito dire, non c'entra niente, prima di pensare agli allenatori serve pensare ai dirigenti. Serve sedersi un tavolo, guardarsi intorno, senza copiare nessuno e capire dove serve andare. Inutile scegliere l'allenatore se il presidente federale è destinato a cambiare a breve".
Un'apertura piuttosto importante che è diventata un assist servito su un piatto d'argento dopo la clamorosa eliminazione contro la Svezia.

Un ritorno che avrebbe del clamoroso. Perché, da quando ha appeso gli scarpini parecchi anni fa, Paolo Maldini non ha mai accettato un singolo incarico ufficiale in una squadra di calcio (esclusa la fondazione del Miami FC in NASL). Ma, adesso, potrebbe cambiare tutto. Già qualche mese fa il 3 rossonero era stato ad un passo dal ruolo da Team Manager al post di Oriali, poi non se ne fece di niente.

Sarebbe un nome importantissimo, un nome che potrebbe ridare credibilità ad un movimento che negli ultimi anni è in continuo peggioramento. Magari affiancandolo ad un allenatore importante e in questo caso il nome sarebbe solo e soltanto uno: Carletto Ancelotti.

 

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