Da dove ripartire
Il calcio italiano è chiamato ad una profonda riflessione globale sulla propria organizzazione. E' tempo di cambiare.
La partita di due sere fa che ha sancito la clamorosa eliminazione dell'Italia ai danni della Svezia, deve essere presa al volo dal movimento calcistico nostrano, come un occasione per cambiare radicalmente un modo di pensare e di agire, che ha portato solo miseria tecnica e tattica, all'interno di una Nazionale ormai impoverita e imbruttita, sotto l'aspetto tecnico, tattico ma soprattutto caratteriale.
Ecco perchè, sorge sin da subito un quesito. da dove ripartire? Bè che ci sia il bisogno, quasi vitale, di intraprendere un percorso di profonda trasformazione e rifondazione del movimento calcisitico italiano, lo hanno capito anche i mui. Sicuramente, questa può essere l'occasione buona ad esempio, per inserire all'interno della Federazione, nomi con un nome altisonante, e che abbiano avuto delle esperienze internazionali ventennali nel calcio ad altissimi livelli (vedi Albertini o Maldini); figure che incutono solo con la loro presenza rispetto, affidabilità e competenza. Certo, questo però di certo non basta per un radicale cambiamento. Infatti, l'altro aspetto da tenere in forte considerazione, in questo momento storico, è la scelta del tecnico. Per il calcio italiano questo deve essere l'anno zero, nel quale ripartire con serietà e competenza; una competenza che, ad esempio, per quanto riguarda il lato della guida tecnica, solo un allenatore di caratura mondiale può dare. Un nome come quello di Ancelotti, darebbe da solo autorevolezza davanti ad un gruppo di giocatori che subirà un profondo e radicale cambiamento nel giro di qualche mese. In questo momento l'italia ha bisogno di una guida tecnica esperta e competente, che riparta dai principi basilari del gioco, per poi poter ricostruire un gruppo che debba avere nel gioco la sua essenza.
Questo cambiamento di certo non potrà essere realizzato nel giro di qualche settimana, ma un tentativo per cambiare ormai la deleritta filosofia calcistica italica va fatto; per il bene di tutti, e specialmente, per il bene di una delle Nazionali più importanti della storia del calcio.
