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Non succede, ma se succede... ed è successo

 

Il cuore c'è stato, bisognava metterlo anche all'andata

 

 

Siamo fuori, dopo 60 anni. Nella vita uno si aspetta di tutto, ma dover vedere l'Italia non qualificarsi alla fase finale di un Mondiale era una cosa che non credevo davvero di dover vivere un giorno.

Il risultato è bugiardo, lo 0-0 non rispecchia per nulla l'andamento della gara perchè ieri la nazionale se l'è giocata come avrebbe dovuto e come avrebbe dovuto fare probabilmente in Svezia a Solna. Ecco,la vera rabbia è quella.
Riversata in attacco dal primo all'ultimo minuto gli azzurri hanno davvero dato tutto, ma ancora la sfortuna e l'arbitro ancora una volta inadeguato non ci hanno permesso di svoltare.

Buffon inoperoso per 98', difesa che ancora una volta rischia pochissimo con degli sprazzi di Bonucci che sono probabilmente l'unica cosa che ci può far un attimo sorridere. Stoico, cazzuto, concentrato, gioca una grandissima partita con un naso rotto, la mascherina di protezione e un ginocchio gonfio per una botta fortissima presa nei primi minuti. Ma il capitano rossonero ha stretto i denti e nel finale è andato anche a fare il centravanti.
Purtroppo anche questa volta non siamo riusciti a segnare. Piccolo grande problema della Nazionale di Ventura post-Madrid. Con la differenza che al contrario di Albania, Liechtenstein e Solna le occasioni stavolta le abbiamo avute.

Partita che avrebbe potuto cambiare in qualsiasi momento. Almeno quattro episodi da rivedere, dove almeno due sembrano davvero clamorosi. Netto il fallo su Parolo da parte di Augustinsson nel primo tempo e assurda ginocchiata assolutemente fuori tempo di Lustig su Darmian ad inizio ripresa.
A dire il vero potevano starci anche due rigori per gli svedesi per falli di mano prima dello stesso Darmian e poi di Barzagli, ma non per cercare ulteriori alibi, cronologicamente il primo episodio è in aria svedese e la partita in caso di vantaggio azzurro sarebbe completamete cambiata.

E nemmeno i cambi son serviti a nulla. Il cambio di modulo col passaggio al 4-2-4 e poi ad un disperato 2-2-6, con l'ingresso di Belotti, El Shaarawy e Bernardeschi ha si aumentato la densità in area di rigore ma ha portato a nulla di concreto.
Resta comunque inspiegabile come un Lorenzo Insigne, giocatore indiscutibilmente più di qualità che abbiamo, sia rimasto in panchina per 90', o se vogliamo 160 su 180, e Ventura abbia preferito piuttosto far giocare Bernardeschi interno di centrocampo, quasi improponibile, piuttosto che il napoletano. Questa è una cosa su cui spero e mi auguro, il C.T. dia una delucidazione convincente.

Il fondo ora è toccato, e abbiamo la possibilità di riformare un sistema che barcolla vistosamente. Da domani cambierà sicuramente tanto: cambiarà il C.T., spero salti qualche testa inadeguata al vertice, e sicuramente cambieranno i giocatori. Buffon, Barzagli e De Rossi ultimi reduci del 2006 annunciano il ritiro e se vogliamo che chi prenderà il loro posto possa avere la loro stessa sorte, almeno fino a ieri, il lavoro da fare è enorme.

 

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