Chiellini e quell'accusa senza fondamento al guardiolismo
L'insensata polemica del difensore azzurro è figlia più della pretestuosità che della ragione
Nei giorni scorsi, Giorgio Chiellini ha messo in relazione il guardiolismo con la mancanza di cultura difensiva. Precisamente, secondo il difensore della Juventus "il guardiolismo ha rovinato una generazione di difensori. Ora tutti si allargano, impostano, ormai sui cross non c’è difensore italiano che “senta” più l’avversario; così si sta perdendo la storia. Noi non avremo mai il tiki taka della Spagna". A mio giudizio quella di Chiellini è una valutazione figlia dell'approssimazione. Il guardiolismo infatti nasce nella stagione 2008-2009 con il primo Barcellona di Pep Guardiola che vince tre titoli in una stagione grazie alla carica innovativa e spettacolare del suo gioco. La crisi della scuola difensiva italiana parte invece da prima, non a caso se ne parla da molti anni. Già immeditamente dopo il Mondiale del 2006, larga parte della critica vedeva un futuro non roseo della Nazionale italiana in ragione della carenza di grandi difensori centrali dopo Nesta e Cannavaro. I risultati della Nazionale italiana dal 2006 in poi hanno confermato questa evidenza.
Ridurre però un problema didattico relativo ai vivai italiani (ossia l'insegnamento della marcatura) all'avvento del guardiolismo è una deformazione della realtà. Si tratta di una considerazione che va, ex sè, contro l'iter temporale e che fornisce una lettura molto parziale e poco analitica del problema; è facile d'altronde dare la colpa agli altri. Perchè non ci si chiede se la qualità degli allenatori e degli insegnanti di calcio nei settori giovanili italiani non sia vertiginosamente scesa negli ultimi 20 anni? La domanda purtroppo si preferisce non porsela. Più mediaticamente convincente individuare il problema in un allenatore che, invece, ha solo fatto del bene al calcio. Il Barca di Guardiola infatti, insieme al Milan di Sacchi ed al grande Ajax degli anni 70, rappresenta quelle 3 squadre che hanno rivoluzionato il gioco introducendo concetti offensivi, moderni e spregiudicati. A squadre del genere va reso onore. Renderle colpevoli di un problema figlio del sistema calcio in Italia, significa avere una visione miope del problema. Troppo miope o, decisamente, incapace di andare oltre il confine...