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Italia, chi dopo Ventura?

 

In virtù del complicato rapporto tra l’ex tecnico granata e la Nazionale maggiore ci si interroga sul possibile successore

 

 

La situazione della Nazionale italiana è più complicata che mai. Dopo la sconfitta per 1-0 subita venerdi in Svezia, nell’andata del playoff, gli azzurri sono chiamati alla rimonta nel match di San Siro, (domani ore 20.45), per non assistere ai Mondiali di Russia 2018 dal divano di casa. Un fatto che avrebbe del clamoroso per una nazionale come quella azzurra, che ha quasi sempre partecipato alle fase finali del Mondiali, una nazionale forse povera di campioni rispetto al passo, ma che non giustifica il gioco, e soprattutto i risultati, visti fin qui. Il problema risiede senza dubbio nella guida tecnica della Nazionale, e risponde al nome di Gian Piero Ventura. Non meno responsabilità le ha però Carlo Tavecchio, il presidente federale, la persona che ha scelto il tecnico genoano e al quale ha rinnovato il contratto poco tempo fa.

Una scelta senza precedenti, e assolutamente incomprensibile, dal momento che non si era mai visto rinnovare un contratto ad un commissario tecnico prima della competizione di riferimento, Europeo o Mondiale che sia, tanto più in una situazione come quella azzurra. Un rinnovo arrivato infatti senza avere nemmeno la certezza di partecipare al mondiale russo, ad un tecnico che non sembra aver ancora compreso l’importanza e la difficoltà del ruolo. L’ex del tecnico del Torino, che tanto bene aveva fatto con i granata, portandoli al preliminare di Europa League, (poi perso, n.d.r.), è vittima di un salto troppo elevato, un balzo che lo ha portato da un piccolo clœb alla nazionale maggiore. Una guida tecnica che ha avuto il suo picco negativo nel match del Bernabeu, contro la Spagna, quando il CT Ventura si è presentato con l’ormai famoso 4-2-4, un suicidio sportivo annunciato, contro una delle nazionali più forti al mondo.

Ma la domanda che tutti si pongono è: “chi dopo Ventura?”. Non sono molti i possibili successori, motivo che sta alla base, con ogni probabilità, della conferma di Ventura. Nelle ultime settimane si era diffusa la voce di un possibile ritorno di Antonio Conte, in rotta con il Chelsea, ma nel destino del tecnico leccese sembra esserci il PSG, senza sottovalutare un possibile approdo a Milano, sponda rossonera. Roberto Mancini, ora allo Zenit, ha sempre dato la propria disponibilità a guidare la Nazionale azzurra, ma l’elevato ingaggio richiesto ha sempre bloccato ogni possibile trattativa. Tutti gli indizi sembrano dunque portare a Carlo Ancelotti. Non è un mistero che il tecnico emiliano, fresco di esonero dal Bayern Monaco, punti da tempo alla guida della Nazionale. Una carriera, quella di Ancelotti, costernata di successi in tutti i club allenati, tra i quali Milan, Chelsea, PSG e Real Madrid, conquistando coi blancos l’attesa “décima”.

Domani sera sapremo se gli azzurri parteciperanno a Russia 2018, per farlo servirà una vittoria con 2 gol di scarto, (l’1-0 porterebbe ai tempi supplementari). Un’impresa assolutamente alla portata di questa Nazionale, di certo non inferiore alla formazione svedese. La sensazione è che in caso di qualificazione si proseguirà con Ventura in panchina, anche se la decisione più saggia, seppur drastica, sarebbe quella di cambiare fin da subito la guida tecnica, indipendentemente dalla qualificazione al Mondiale.

 

 

 

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