Siamo rimasti al palo
E come dice Pirlo: "San Siro non ti fa fare gol"
Male, molto male. La strada è tutta in salita ora. Bisognava non perdere e cercare quantomeno di segnare, ed invece abbiamo perso non segnando.
Prestazione brutta, incolore, soporifera, mi sembrava di vedere il Milan di qualche partita fa: inizio che lascia a desiderare, qualche occasione qua e là, mezza reazione ad inizio ripresa ed episodio beffardo che ti punisce nel tuo momento migliore e con la fortuna che non ne vuol sapere di darti una mano qualche minuto dopo facendo stampare sul palo colpito da Parolo tutte le speranze di pareggiare.
Il palo in senso materiale e metaforico è l'emblema della partita dell'Italia. Il palo del centrocampista laziale è la migliore occasione creata in 90' dagli azzurri, il palo (il primo) è quello che le due punte Immobile e Belotti hanno sempre, solamente e inutilmente attaccato pestandosi spesso i piedi. "Al palo" l'Italia è rimasta per quanto riguarda i gol fatti e il palo è pressochè quello che ha fatto Berg in tutta la partita. Fermo come un palo in area muovendosi e ripiazzandosi (come un palo) solo quando c'era da scontrarsi con qualcuno: i Bonucci a cui ha messo k.o. il setto nasale dopo 38 secondi di match, i Chiellini o i De Rossi che fossero. E il palo sarebbe quello con cui "bacchettare" l'arbitro Cüneyt Çakır per lo schifo di metro con cui ha diretto l'intero confronto.
Ma gli alibi lasciano il tempo che trovano e Ventura più che preoccuparsi di lamentarsi dell'arbitraggio, tanto quel che è fatto è fatto e di sicuro in Italia gli svedesi non saranno così scapocchioni, dovrebbe preoccuparsi di quanto possa essere stato giusto lasciare Insigne in panchina per 75' e tenere un Verratti in campo che è già nervoso e frustrato di suo anche quando dorme, figuriamoci in un ambiente del genere. Lo avevo sottolineato ieri che era diffidato e quanto fosse dal cartellino facile, ci ha messo meno di mezz'ora a darmi soddisfazione. Al ritorno ci sarà credo sicuramente Jorginho, e secondo me vedremo un'altra storia.
Si può fare ancora eh, nonostante tutto, nonostante l'handicap del risultato e nonostante la delusione. Ma serviranno due cose fondamentali: la prima, cercare di segnare il primo gol subito. Bisogna partire a mille, cercare di cambiare subito l'inerzia della sfida per rimettere tutto subito in equilibrio. E la seconda è non affidarsi troppo all'entusiasmo di San Siro. Per quanto mi sia molto spesso indifferente il parere di Andrea Pirlo su un qualsiasi argomento, stavolta ha ragione: San Siro non ti fa fare gol. Anzi, secondo me è un'arma a doppio taglio, nel senso che può servire per scoraggiare e intimorire l'avversario, ma se punti tutto sulla carica agonistica pompata dal pubblico, fragili e provati psicologicamente come siamo per come ci hanno trattato ieri, finiamo per combinare disastri e finire la partita in 9!
