Napoli, sarà la volta buona?
Se lo dice Guardiola allora dobbiamo crederlo, "il Napoli gioca il miglior calcio d'Europa"
Certo, il tecnico spagnolo sarà stato un po' diplomatico alla vigilia di una sfida di Champions che vede il suo Manchester City affrontare proprio la squadra di Sarri, ma insomma è abbastanza difficile che oggi in giro per il continente ci siano squadre che giocano meglio dei partenopei. Il grande colpo del Napoli estivo è stato quello di non toccare assolutamente un giocattolo che già nella seconda metà della scorsa stagione era diventato perfetto, trattenendo tutti i giocatori migliori e puntando tutte le fiches sulla solidità di un gruppo confermato in toto.
La domenica dei grandi scontri diretti (in questa giornata si sono affrontate tra di loro le prime sei squadre della nostra classifica) ha dato una fisionomia abbastanza definita alla classifica, col Napoli che con il pieno di vittorie (8 in 8 giornate) pratica il primo strappettino sulla Juve favorita e si porta dietro solo l'Inter di Spalletti, squadra che per gioco espresso sembra però distante anni luce dall'undici azzurro. Comunque sia, giusto per divertirci, domenica prossima è proprio in programma Napoli-Inter, scontro al vertice che però il Napoli ha lo svantaggio di dover affrontare dopo un durissimo impegno di Champions League.
Ma questo Napoli ha dei difetti? Può arrivare fino in fondo? Da quanto visto finora non sembra che ci sia niente che possa ostacolare il cammino del Napoli, tanto più che gli uomini di Sarri si sono permessi il lusso in queste prime otto giornate di andare già a vincere due volte all'Olimpico di Roma, e ciò non è sicuramente poco. Banco di prova importante quello di domenica prossimo, ma ancora più importante sarà lo scontro del 1 dicembre contro la Juventus. I bianconeri sono gli unici rivali di questo Napoli, anche perché negli scorsi anni i partenopei hanno molto sofferto lo scontro diretto con i bianconeri, capaci di portare a casa tutt'e le gare che potevano essere decisive per indirizzare la stagione. Sarà proprio il confronto con la Juve a dire se questo sarà un anno diverso dagli altri e se veramente Sarri sarà in grado di porre fine alla messe di scudetti consecutivi della Juventus.
Diciamo che allo stato attuale un solo dubbio resta ancora su questo Napoli, vale a dire la profondità della rosa. In estate si è scelto di non tenere in rosa un sostituto di Milik, cedendo sia Pavoletti che Duvan Zapata. Col nuovo grave infortunio del polacco la squadra sembra pericolosamente corta la davanti, soprattutto tenuto conto del grande aggravio di energie che richiede il doppio impegno in Italia ed in Champions. Ecco, forse questo potrebbe essere un fattore decisivo nel lungo cammino che ancora aspetta i partenopei verso il sogno tricolore. Naturalmente ci si augura che Sarri non debba fare fronte a problemi di carattere fisico, ma si sa che nel calcio di oggi la tenuta fisica ed atletica oltre che la gestione degli infortuni derivanti da sovraccarico di gare è un fattore con cui convivere in modo quasi sistematico.