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Italia, toccato il fondo

 

Brutto pareggio interno con la Macedonia. Ventura in un anno e mezzo non ha dato un volto alla sua Nazionale. Mondiali a rischio senza un cambio repentino

 

L'Italia tocca forse uno dei punti più bassi della sua storia. Clamoroso, infatti, il pareggio interno per 1-1 contro la Macedonia allo Stadio Olimpico Grande Torino. Si badi: ogni riferimento alla gloriosa squadra granata è puramente casuale. Non solo: sarebbe da querela solo un semplice accostamento. Gli azzurri di Ventura hanno infatti messo in mostra un gioco a dir poco imbarazzante. E se si pensa che anche all'andata coi mediocri macedoni era servito un miracolo nel finale per portare a casa i 3 punti, si ha l'esatta dimensione della selezione italiana. 

 

Se Ventura ha una colpa, e ce l'ha, e proprio quella di non aver dato un'identità a questa Nazionale. Non ha colpe se non ha portato direttamente ai Mondiali di Russia gli azzurri, in un girone dove era probabilissimo arrivare secondi, e dove era impossibile arrivare terzi. Ha fatto, punto più, punto meno, il suo. 

Il vero e grave problema è che la Nazionale non ha un identità, dopo quasi un anno e mezzo di progetto targato Ventura. Il Ct non è riuscito in quello che avevano trovato il primo Prandelli e sopratutto Conte, per parlare dei recenti selezionatori. Insistere su una squadra, uno schema, una caratteristica di gioco. Si sa, non è facile allenare, nel vero senso della parola, una Nazionale durante l'anno. Non è semplice darle un gioco. Pochi giorni a disposizione, giocatori che cambiano e tutte le difficoltà del caso. Ma bisogna insistere su una qualità, sui blocchi, sulle migliori caratteristiche. 

 

Ventura ha invece "zig-zagato" tra il 3-5-2, passando per il 4-2-4 e finendo con il bislacco 3-4-3 di ieri sera. Mai valorizzati i migliori giocatori a disposizione. E l'Italia ne ha. Non come ai tempi d'oro dei Totti, Del Piero, Inzaghi, Nesta, Cannavaro e compagnia, ma c'è del talento e dell'esperienza da sfruttare. E non è comunque detto che bastino i grandi giocatori. Si veda l'Argentina, che rischia di restare fuori dal Mondiale con un attacco formato da Messi, Icardi, Dybala, Aguero, Higuain, Di Maria. Ovvero senza tema di smentita il miglior attacco del globo calcistico. 

 

L'Italia qualche freccia nella faretra ce l'ha. Una difesa di maestri e di giovani emergenti. Si vedano Barzagli, Bonucci, Chiellini. Ma anche Romagnoli, Rugani, Astori, Acerbi. Merce rara in Europa e non solo. Ha esperienza e qualità nel mezzo con De Rossi e Verratti. Ha talento e gol davanti, con Insigne, Immobile e Belotti. Una base c'è. 

Ventura deve però in fretta trovare armonia, sicurezza e una via chiara e convincente a livello tecnico-tattico. Perchè fin ora il compitino è bastato. Ma ora, per gli spareggi, servirà un'Italia diversa. Ammesso che arriveranno. Sembra una formalità, ma gli azzurri ora scombussolati devono trovare l'ultimo punto in Albania per entrare nelle 8 che si giocheranno il Mondiale. 

Ad oggi i 4 possibili avversari degli azzurri sarebbero la Scozia, la Svezia, l'Irlanda del Nord e la Danimarca. Ma tutto è ancora in forse ed in divenire. In ballo ci sono ancora squadre come la Serbia e la Bosnia, molto pericolose al sorteggio. 

Contro questi avversari, l'Italia vista ieri sera all'Olimpico di Torino, rischierebbe seriamente di non arrivare in Russia. 

 

 

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