Ma per favore...

Il Presidente del Torino si lamenta del rude trattamento riservato a Belotti dagli avversari. Ma non è che stiamo esagerando con le polemiche?

Tutti si lamentano per tutto. E' un abitudine del tutto nostrana, che nella fattispecie, attanaglia l'opinione pubblica calcistica nostrana da decenni. La polemica è l'ingrediente principe del movimento calcistico italiano; poche storie. Ormai è un dato di fatto. Polemiche per tutto, tutti i giorni e a tutte le ore. Quasi quasi ci si dovrebbe sorprendere, per esempio, quando arrivano quei momenti di calma apparente, che ovviamente coincidono quasi sempre con le soste per le Nazionali.

Uscendo dalla polemica Var post Atalanta-Juve, e tra uno Sturaro eletto tra i grandi d'Europa, ecco che irrompe l'Urbano nazionale; chiaramente il riferimento non può che essere per il Presidente del Toro Urbano Cairo. Proprio per non farci sentire la mancanza della polemica riempitiva delle trasmissioni sportive e non, Cairo si inventa una nuova polemica, giusto per arrivare alla partita contro la Macedonia della nostra Nazionale di domani sera, senza andare in penuria di argomenti. Il Pres granata lamenta infatti l'infausto trattamento riservato al suo gioiello Belotti in queste prime giornate. Proprio nella partita di domenica contro il Verona, il Gallo è stato costretto ad uscire anzitempo dal campo per un infortunio che probabilmente lo terrà fuori dal campo per una quarantina di giorni. Un infortunio che ha fatto inalberare e non poco l'editore, portandolo ad usare anche parole forti come "lo stanno massacrando".

Ora, da osservatore, l'infortunio di Belotti mi rende triste, perchè ormai il bomber granata è un punto fermo della Nazionale, e per Ventura e per il Torino è un assenza importante. Ma da qui ad arrivare ai toni che Cairo ha usato nell'intervista rilasciata ieri, ce ne passa di acqua sotto i ponti. Ecco perchè probabilmente, il presidente granata dovrebbe fare i conti con una reazione all'infortunio del Gallo, data specialemente dalla paura di perdere punti e goal dall'assenza dell'ex Palermo, e dalla consapevolezza che nella Rosa granata in realtà non c'è un altro attaccante puro che possa sostituire lo stesso Belotti adeguatamente.

Esame di coscienza per Cairo, con un consiglio: la prossima volta, abbassiamo i toni senza gridare per forza allo scandalo.