Benevento & Co. Ne vale la pena?
Troppe squadre materasso in Serie A ? Il Benevento è solo l'ultima della serie. Ma c'è anche la favola Crotone...
Sia chiaro. La passione, il folcrore e la gioia di essere finalmente in A del Benevento (presa come esempio) non è in discussione e non deve essere in secondo piano. Il discorso, sollevato ai tempi da Lotito, però è un altro, e torna sempre a galla ogni qualvolta dalla Serie B sale qualche squadra semi-esordiente, a fare sistematicamente da sparring partner di altre 16-17 squadre di A ogni giornata.
Negli anni sono passate il Treviso, il Novara, il Carpi, il Modena, il Frosinone. Ora Spal e Benevento. Insomma, con il campionato di A a 20 squadre ed una B a 22 cosi' allargata, il rischio è questo.
I numeri, purtroppo per la competitività del campionato, parlano chiarissimo: le prime cinque in classifica (Juve, Inter, Napoli, Lazio e Milan) segnano come le altre quindici messe insieme (rispettivamente 55 e 57 gol). Un dato allarmanete, mai emerso nei campionati delle scorse stagioni. Troppo presto per tracciare un dato statistico, meglio aspettare una visione di medio periodo. Ma la tendenza sembra eclatante.
Vero è, va detto, che in questi anni, molte grandi piazze sono venute meno nella massima serie e stanno pian piano cercando di rialzarsi.
Parliamo ad esempio di Palermo, Bari, Venezia, Perugia e sopratutto Parma. Anche lo stesso Hellas Verona appena tornato in A, ma che ha visto certamente anni migliori.
La crisi di queste grandi squadre ha dato spazio alle novità appena citate. Spesso si è parlato di vere e proprie meteore, altre, invece, le esordienti di turno hanno messo piede stabilmente nella massima Serie, arrivando fino in Europa.
I casi eclatanti si chiamano Sassuolo e sopratutto Chievo, ormai realtà consolidate ed inscalfibili del massimo campionato italiano.
Lo scorso anno è stata la volta del Crotone fare la sua piccola grande impresa, costringendo alla retrocessione squadre ben più importanti e "blasonate", nel loro piccolo, come Empoli e Palermo.
La Spal sta cercando di rimanere in quel solco. 4 punti in 4 giornate (avendo giocato in casa di Lazio ed Inter), tanti complimenti a Semplici e ai suoi ragazzi e sensazione di essere di fronte ad una squadra che se la potrà giocare per la salvezza fino in fondo.
Meno facile per il Benevento, unica squadra ancora a secco di punti. Sfortunata, molto, con Sampdoria (giallorossi in vantaggio a Marassi), Bologna (gol prima convalidato e poi annullato con il Var al minuto 94) e Torino (dominio del Benevento e vittoria granata oltre al 90esimo), mentre vero colabroso con il Napoli. Purtroppo per Baroini ed i suoi, ora arriva la Roma, bisognosa di punti per rincorrere chi davanti sta correndo piu' di lei.
C'è poi il Verona, che al momento gioca il peggior calcio della Serie A e non sembra attrezzata per salvarsi. Forse un cambio di tecnico, potrebbe riavvivare sopratutto Pazzini, unico appiglio per i gialloblu per tentare il miracolo.
Hellas, Benevento, Spal e Crotone quindi. Difficile in questa lotta possa "scendere" qualche squadra più importante. Le indiziate sembrano essere il Genoa, il Sassuolo e l'Udinese. Tutte e tre sembrano però avere qualità e risorse per potersi salvare in maniera agile.