Calciomercato più corto, meglio per tutti ?

 Allenatori e direttori sportivi lo invocano da tempo: il calciomercato sia più breve! Ma lo vogliono davvero tutti ? E sopratutto, conviene ?

E' il tormentone di allenatori, Ct e direttori sportivi. Il mercato non deve essere aperto quando ci sono gare ufficiali, quando iniziano i campionati. Il tutto deve chiudersi prima, verosimilmente con la fine di luglio, o al massimo alla prima settimana di agosto. 

Una proposta che, per essere valida, deve essere accettata a livello perlomeno continentale. In Europa persiste qualche differenza temporale tra le varie chiusure del mercato, ma parliamo di distanze di qualche ora o qualche giorno. Impensabile che in Italia il mercato possa chiudere al 31 luglio, mentre altrove continua indisturbato. 

Sarebbe il top per gli allenatori, che mai come in questa estate hanno visto i propri giocatori in bilico, creare problemi su problemi. Chi scappa dal ritiro, chi non si presenta proprio, chi, più formale ed educato, presenta un certificato medico quantomeno dubbio. Insomma: il far west. 

Questo, certamente, si risolverebbe con una chiusura anticipata del mercato. Tempi più stretti, meno spazio al "aspettiamo e vediamo cosa succede a fine agosto", trattative fatte subito e senza temporeggiare. A giovarne sarebbe l'amalgama della squadra, la preparazione e la serenità dei gruppi. 

Meno contenti sarebbero, forse, gli amministratori delle società, che avrebbero forse meno tempo e spazio per trattative strategiche a livello di bilancio.

Chi, certamente non sarebbe avvantaggiato, e quindi d'accordo, da questa situazione, benchè ore se ne faccia portatore, sono i media. Ormai il mercato è un vero e proprio show. Con tanto di sponsor, dirette no-stop e chi più ne ha piu' ne metta. In estate, le testate giornalistiche vendono copie su copie parlando di mercato. Le trasmissioni televisive salvano gli ascolti. Insomma: il mercato è business. 

E alla fine, nessuno interverrà per cambiarlo. Almeno nei tempi e nelle modalità.