Latina

 

Società di calcio in crisi

 

Ogni estate, nel calcio italiano, si ricrea la stessa situazione: squadre vicine al fallimento, situazioni economiche difficili, problemi finanziari. Insomma, tanti problemi che rischiano di stravolgere i campionati calcio professionistici e non solo. Soprattutto nelle categorie inferiori, la situazione è sempre più difficile, con delle situazioni che rischiano di diventare drammatiche dal punto di vista sportivo.Ogni estate, nel calcio italiano, si ricrea la stessa situazione

: squadre vicine al fallimento, situazioni economiche difficili, problemi finanziari. Insomma, tanti problemi che rischiano di stravolgere i campionati calcio professionistici e non solo. Soprattutto nelle categorie inferiori, la situazione è sempre più difficile, con delle situazioni che rischiano di diventare drammatiche dal punto di vista sportivo.


Il 20 Luglio il Consiglio Federale esaminerà i ricorsi e decreterà l’elenco definitivo delle squadre ammesse al prossimo campionato di Lega Pro, in attesa di ripescaggi e riammissioni dalla D.


Hanno già alzato definitivamente bandiera bianca Latina e Como. I pontini, retrocessi in terza serie assieme al Vicenza con una società fallita a campionato in corso, già a giugno hanno subìto la revoca dell’affiliazione alla Lega Calcio, con lo svincolo automatico di tutti i giocatori: ancora non si sa se una nuova società, entro il 27 luglio, riuscirà a ripartire dalla serie D o dall’Eccellenza.


Fine della corsa anche per il Como, che a sua volta era fallito a Marzo e rilevato a campionato in corso da una nuova società intestata alla moglie del calciatore ghanese Michael Essien; tuttavia, dopo aver disputato i playoff di Lega Pro perdendo al primo turno contro il Piacenza, la nuova società non ha ottenuto l’affiliazione alla Figc perché non ha ottemperato agli obblighi relativi a stipendi e contributi arretrati, documentazione e fideiussione.


Problemi enormi anche in Sicilia per due società: Messina e Akragas. Entrambe non hanno presentato entro il termine del 5 luglio la fideiussione necessaria. Le due società lo hanno ammesso con un comunicato ufficiale, invitando chi potesse intervenire in soccorso con risorse economiche adeguate a garantire la prosecuzione dell’attività a farlo negli ultimi giorni utili. Un appello che, in base a quanto riportano i media locali, è destinato probabilmente a cadere nel vuoto.


A fortissimo rischio di esclusione anche  il Mantova che a sua volta non ha presentato la fideiussione, smentendo nei fatti l’ottimismo dichiarato pochi giorni fa dal presidente Marco De Sanctis; inoltre il revisore contabile ha certificato il mancato ripianamento di un debito di circa 900 mila euro.


Iscrizione e fideiussione sono in regola per Catanzaro e Arezzo, che probabilmente però pagheranno alcuni ritardi con una penalizzazione in classifica nel prossimo campionato, mentre a Modena la situazione per il momento è formalmente a posto (regolarizzati entro i limiti pagamenti, iscrizioni e fideiussione); tuttavia il patron Caliendo, che assicura di avere tutto sotto controllo ed avere già raggiunto l’accordo anche per la cessione della società, dovrà dimostrare di avere immesso entro il 7 luglio 1 milione e 800 mila euro nelle casse societarie per superare il prossimo vaglio della Covisoc sulla situazione patrimoniale.


Sperano, invece, le squadre che hanno presentato domanda di ripescaggio o chiedono la riammissione dalla D in serie C, pronte a coprire le falle che si verranno a creare: Triestina, Lumezzane, Rieti, Rende e Vibonese sono alla finestra, mentre ha rinunciato il Ciliverghe Mazzano.

 

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