mou

 

Tournée Usa, a cosa serve?

 

La denuncia parte dal tecnico Mourinho: come dargli torto?

 

"L'atmosfera è magnifica ma se fossi nel pubblico non spenderei i miei soldi per vedere giocare queste squadre. La sconfitta di una 'formazione C' non mi ha insegnato nulla. Noi siamo qui per migliorare la squadra. Alexis Sanchez è l'unico attaccante disponibile e il poveretto cerca di fare il suo meglio...". "La passione di alcuni americani per il calcio merita di meglio. Meritano di vedere le migliori squadre. È la qualità che crea la passione. Dopo la Coppa del Mondo, non c'è rispetto per i club e i giocatori hanno bisogno di una vacanza".
Sono le parole del tecnico del Manchester United Josè Mourinho al termine della gara che la sua squadra ha perso contro il Liverpool. C’è qualcuno che se la sente di dargli torto? Credo solo i cassieri delle più importanti società europee, perché al di là dell’ingaggio (poco più di 2 milioni di euro a testa) non si capisce veramente il senso di questa manifestazione.
Quando la tournée comincia difficilmente squadre sono al completo, a maggior ragione dopo una manifestazione importante come il Mondiale, dal momento che tutti i nazionali delle big si godono i meritati giorni di riposo. È per questo che Mou dice “questa gara non mi ha insegnato nulla”, perché a scendere in campo c’erano le riserve delle riserve, e quindi difficilmente un allenatore può trarre indicazioni (positive o negative) dalle gare.
A maggior ragione se poi a scendere in campo spesso sono giocatori-riserve che a mercato aperto quasi spesso in quella squadra non ci restano neanche più.
Ed allora, a cosa serve andare al di là dell’oceano per fare un pezzo importante di preparazione? Già detto. Nessun beneficio per allenatori e giocatori, che farebbero a meno di faticacce del genere e preferirebbero restare in sede per allenarsi come si deve.
Il motivo è esclusivamente commerciale. Nonostante tutto, l’organizzazione guadagna più di 30 milioni di dollari solo dalle sponsorizzazioni, a cui vanno aggiunti i soldi delle televisioni e degli incassi di stadi che comunque presentano sempre il pieno.
Insomma, il business c’è, e questo basta a mettere tutti d’accordo.
Ormai è una abitudine entrata nella vita di ogni club, e nessuno può permettersi di mancare essendoci il gotha del calcio europeo.
E poi in fin dei conti, ma chi se ne frega se dal punto di vista tecnico queste gare non valgono e non servono a nulla!

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.