Sarrismo d'Oltremanica
L'ex allenatore del Napoli a Londra per riproporre il suo calcio spettacolo ormai diventato una filosofia. Ma occhio all'extra-campo...
Dall’Eccellenza in provincia alla Champions League con il Napoli. La parabola di Sarri sembrava al suo apice, ed invece l’allenatore toscano compie uno step in più. Il Chelsea, in uno dei quartieri più chic di Londra, e la Premier, il campionato certamente più importante e visto al Monso. Il tutto impone quasi d’obbligo l’ennesima evoluzione al tecnico.
Il personaggio genuino e rustico, tuta e sigaretta col pensiero fisso del bel gioco, dovrà forse lasciare spazio ad un nuovo Sarri, se vorrà avere fortuna nel tritacarne di Stanford Bridge, che in questi anni si è letteralmente mangiato fior fior di allenatori, non ultimi Mourinho, Ancelotti e Conte.
Sarri ancor prima che al campo, dovrà fare attenzione all’ambiente e alla mediaticità. L’Inghilterra non perdona. Stop quindi alle sigarette (i dirigenti gli hanno già imposto di non mostrarsi in pubblico mentre fuma), al complottismo (la FA inglese non accetta di buon grado invettive come quelle di Sarri contro la Lega Calcio italiana), alle battute sessiste ed alle volgarità (inglesi sempre attenti e pronti a stigmatizzare).
Forse sarà questo l’aspetto che più lo metterà in difficoltà. Sul campo l’unico dubbio è legato alla rotazione degli uomini. In Italia ha dimostrato di mal digerirla, mentre con i ritmi della Premier sarà quasi un obbligo, considerando il campionato, due coppe nazionali e l'Europa League.
Per questo, il centro sportivo del Chelsea a Cobham è già diventato casa sua, lo vuole conoscere nei dettagli, tant'è che ha deciso che vivrà li. È già al lavoro con il suo staff, sta facendo indigestione di video, ha responsabilizzato i suoi uomini, vuole sapere tutto di tutti. Aspetterà il rientro dei nazionali reduci dal Mondiale per colloqui personalizzati fin dai prossimi giorni. Sarri vorrà capire di persona, prima di un mercato che dovrà essere velocissimo (ma che si prospetta consistente sia in entrata che in uscita) considerato che la Premier avrà inizio tra meno di un mese e che tra pochi giorni il Chelsea volerà in Australia. La prima? Già il 5 agosto contro Mourinho nel Community Shield.
Per il lavoro sul campo, la sua filosofia è ormai nota. In Italia abbiamo imparato a conoscere la sua idea di calcio, ma anche in Premier in molti se ne sono interessati dopo che Guardiola in persona ha esaltato la bellezza del “Sarrismo” a cavallo delle sfide tra il suo City ed il Napoli di Sarri. Per il tecnico toscano è fondamentale il bel gioco per migliorare e arrivare al risultati. Poi ci sono gli schemi, il possesso palla, l'abilità a mantenere la squadra corta, con una linea difensiva alta e che si muova come se i calciatori fossero legati tra di loro.
Le sue squadre danno spettacolo, proprio per questo, anche quando difendono. Movimenti provati e riprovati, sotto l'occhio attendo del drone. “Sogno i movimenti difensivi anche di notte”, disse una volta Raul Albiol.
Come giocherà il suo Chelsea?
Due sembrano le certezze. La difesa a 4 ed il centrocampo a 3, dogmi inderogabili sia all’Empoli che al Napoli. Addio quindi alla difesa a 3 amata e voluta da Conte.
Sullo schieramento in fase difensiva si vedrà, anche e soprattutto in base al mercato che verrà fatto. Anche perché il miglior giocatore degli inglesi, Hazard, è il numero uno assoluto della lista di Perez dopo la partenza di Ronaldo. Anche lo stesso Kantè, che gioca davanti alla difesa come il neo arrivato, e pupillo di Sarri, Jorginho (60 milioni spesi per lui), sembra nelle mire del Barcellona. Insomma, gli interpreti sono ancora in divenire. Non i moduli e la filosofia. “Sarrismo”, 4-3-3 e bel gioco per arrivare a vincere, finalmente, qualcosa di importante.