belgio inghilterra

 

Al Belgio il terzo posto

 

Munier e Hazard stendono l'Inghilterra

 

Nella finale per il terzo posto del Mondiale di Russia 2018, il Belgio batte 2-0 l'Inghilterra e sale virtualmente sul gradino più basso del podio con un gol per tempo e dopo un lungo dominio. Apre le marcature Meunier al 4' sfruttando l'assist di Chadli. Dopo un timido tentativo di reazione inglese, Hazard, imbeccato da De Bruyne, chiude i conti in contropiede all'82'. Per i Diavoli Rossi è il miglior piazzamento di sempre a un Mondiale.

La generazione di fenomeni, fino a poche settimane definita una meravigliosa forma incompiuta di bel calcio, disegna il suo capolavoro riscrivendo la storia di un Paese e migliorando il quarto posto del 1986: mai il Belgio era arrivato così lontano. Il terzo posto conquistato a spese dell'Inghilterra certifica la qualità della Nazionale che, senza dubbio, in Russia ha fatto vedere il miglior calcio in assoluto. Un primo tempo da favola, di dominio totale da parte dei Diavoli Rossi, vestiti di giallo per l'occasione, micidiali in velocità, nelle ripartenze ma anche nel controllo e capaci, alla fine, di chiudere i conti con il loro capitano, Hazard, simbolo del tasso tecnico elevatissimo di cui dispone Martinez. Inghilterra assente ingiustificata nel primo tempo, troppo timida nella ripresa: la sconfitta riconsegna una Nazionale forse meno brillante di quanto la cavalcata fino alla semifinale avesse lasciato immaginare. Fragile l'11 di Southgate, incapace di controllare i belgi e lenti nell'impostare. Male gli attaccanti compreso capitan Kane che comunque con le 6 reti segnate in questo Mondiale resta il miglior marcatore. Inceppatosi però nei momenti decisivi. E così la generazione di fenomeni, capitanata da Hazard ma altrettanto splendidamente rappresentata da un De Bruyne imprendibile, diventa anche vincente rendendo giustizia a un calcio bello, essenziale, di qualità.

Chissà se lo avrebbero mai immaginato che la sfida per il primo posto nel Girone dello scorso 28 giugno si sarebbe poi replicata per il terzo posto finale: allora Belgio e Inghilterra si giocavano un primo posto che nessuno voleva, perché avrebbe portato dalla parte del tabellone che prevedeva poi lo scontro col Brasile: i Diavoli Rossi la giocarono e decisero di vincerla quella sfida assumendosi poi onore e onere di mettere Neymar e compagni sull'aereo di ritorno. I Leoni inglesi si defilarono un po', rinunciatari, attirandosi anche qualche fischio. Ma alla fine, nonostante calcoli e strategie, il sogno della finalissima di Mosca è sfumato per entrambe e la sola gloria possibile è rimasta quella del gradino più basso del podio, sotto Francia e Croazia. E a far saltare i tatticismi in campo ci pensa il gol (quasi) immediato di Meunier, a certificare il miglior primo tempo, tecnico e mentale, del Belgio. La Nazionale di Martinez, infatti, domina con un possesso palla sapiente, paziente e ragionato quando trova le linee nemiche serrate ma pronto poi a prendere improvvisa velocità con le giocate in verticale non appena si aprono spazi: come quella che porta De Bruyne prima a sfiorare il raddoppio (evitato dalla manona di Pickford) poi a servire in area Lukaku che sbaglia l'aggancio davanti al portiere. Servono poi due chiusure di Stones su Hazard e ancora su Lukaku per tenere in piedi il castello fragile degli inglesi: la squadra di Southgate, infatti, si mantiene sulla difensiva, come spaventata dall'idea di andare ad attaccare i portatori di palla del Belgio, a cui concedono così un comodo possesso finalizzato alla ricerca del talentuso movimento di Hazard e De Bruyne, bravi a spostarsi in ogni zona del fronte d'attacco. E' invece lenta e orizzontale la manovra inglese che non trova mai sbocchi un po' perché il Belgio si schiera ordinato e non concede tagli agli attaccanti Sterling e Kane, un po' perché lì nel mezzo Dier e Delph non hanno piedi e visione di gioco per offrire la regia, dettare i tempi e le soluzioni. La tecnica e la velocità del Belgio surclassano così la prevedibilità inglese, conseguenza di una squadra che non sembra avere ritmo, idee e motivaizoni. Kane e compagni, infatti, non risultano pervenuti.

Southgate prova a correre ai ripari cambiando Rose, in costante affanno su Meunier, con Lingard e Sterling, a cui manca il gol in Nazionale dal 2015, con Rashford. E quanto meno gli inglesi svestono i panni delle belle statuine e provano ad affollare l'area di Courtois: uno spunto di Lingard non trova il piedone di Kane per questione di centimetri. Ma dell'altra parte c'è un De Bruyne che allarga il gioco come pochi e prova, di nuovo, a mettere in porta Lukaku che, di nuovo, non è preciso nella preparazione della conclusione davanti a Pickford. Il Belgio continua a cercare di tenere alta la linea senza indietreggiare pur diventando, per forza di cose, più prudente e attendista. E la catena di sinistra di rivela una debolezza pericolosa perché l'affanno di Vertonghen e Vermaelen consente a Loftus-Cheek di guadagnare spazio e occasioni: e sull'imbucata per Dier che scavalca Courtois serve l'autentico miracolo di Alderweireld che salva sulla linea. L'assenza di Lukaku, sostituito da Mertens che nelle intenzioni di Martinez dovrebbe innescare le ripartenze in velocità, si fa sentire per un Belgio che tiene meno palla e concede metri agli inglesi, capaci di diventare insistenti. Il Belgio ormai è solo ripartenze che, però, sono autentiche magie: quella condotta da De Bruyne e Mertens porta Meunier a colpire al volo per un 2-0 che Pickford evita con un intervento decisivo che tiene in bilico la gara. Perché l'Inghilterra continua a mettere palloni in area mentre Hazard e compagni provano a sfruttare il contropiede: e ci riescono al minuto 82' quando il capitano va a firmare il risultato finale imbeccato, chi lo avrebbe mai detto, da un indomito e imprendibile De Bruyne che conduce l'ennesima ripartenza e prendendo il tempo a Jones. Il 2-0 è servito, il parziale black out dei ragazzi di Martinez cancellato. E la storia riscritta. Con un senso di giustizia che pervade tutti. Il Belgio non è solo bello ma ora è anche la terza squadra più forte al mondo.

 

MILAN-INTER
SERIE A
md tube rettangolare2

HIGHLIGHTS: Roma-Milan

.QUI gli tutti gli highlights dal '18/'19 ad oggi 

DICHIARAZIONI POST ROMA-MILAN
MAURO SUMA: A BOTTA CALDA
MEMORIES: IL PROSSIMO AVVERSARIO

Cerca in MD

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.