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L'Eden è belga, brasiliani all'inferno!

 

Russia 2018: in semifinale vanno Francia e Belgio. Eden Hazard ha trascinato la nazionale belga portandola ad un successo storico. Oggi gli ultimi due incontri dei quarti di finale

 

Uruguay-Francia 0-2: Varane e Griezmann lanciano i Bleus
Cantano i tifosi della Celeste, sugli spalti al 90’. Ma ride Deschamps, in panchina. Lotta, amore ed errori per l’Uruguay, semifinale, 2-0 e applausi per la Francia. Non puoi regalare niente a questi Bleus. Invece i sudamericani, non contenti di aver regalato un Cavani (indisponibile), ci aggiungono l’omaggio di un gol, incartato da Muslera. La Francia dice "non c’era bisogno", ma incassa e torna dopo 12 anni in semifinale. Fra i ringraziamenti, citazioni d’obbligo per Varane e Griezmann, autori dei gol, ma anche per Lloris, che impedisce un pareggio già fatto. Quando si dice portieri decisivi…
C’è molto, nelle prestazioni dei due numeri 1, ma Pogba e compagni si prendono la partita con merito: talento diffuso, miscelato con corsa e fisico. Il polpo Paul è tornato quello dei tempi belli, Kanté è il solito motorino, Pavard domina la sua corsia, Giroud è utile, Tolisso più che un rimpiazzo per Matuidi squalificato: il 4-3-3 regala momenti di bel calcio, anche in una giornata in cui Mbappé parte spesso ma non arriva davvero mai. Dietro, poi, sono solidi. E si tolgono anche il gusto di segnare.
Il dominio dello spazio aereo era uno dei temi della vigilia, con grandi interpreti del colpo di testa su entrambi i fronti. Nel giro di quattro minuti potrebbero segnare entrambe, così: invece lo fa solo la Francia. Al 40’, sulla punizione di Griezmann (fallo di Bentancur, dopo aver sbagliato uno stop) Varane scappa via a Vecino, anticipa Stuani e manda all’angolino basso, per il suo primo gol mondiale. Quattro minuti dopo è Torreira a battere la punizione, è Caceres a anticipare Pogba e a trovare il medesimo angolino basso: solo che Lloris in allungo fa un miracolo, andando poi anche a complicare il tap-in di Godin (alto e fuori). La Francia resta avanti.
Portieri decisivi, si diceva: perché il match finisce virtualmente dopo un quarto d’ora della ripresa, quando un tiro di Griezmann che gira, ma che in fondo è centrale, inganna Muslera. Il Portiere del Galatasaray smanaccia male, la palla si impenna e finisce alle sue spalle in porta. Griezmann non esulta, resta la bella azione di contropiede condotta da Pogba e rifinita da Tolisso, ma rimane un regalo. E diventa anche una sentenza: il Cebolla Rodriguez prova a riaprirla subito (fuori), poi la Francia controlla, sfruttando anche gli animi charrua che si accendono. Un paio di mezze risse scattano per contatti accentuati (da Mbappé, ma è ormai abitudine diffusa), i Bleus poi usano le doti di palleggio per tenere lontani gli avversari.
La speranza, ora, è che non sia stata l’ultima di Tabarez in panchina: chiudere con quell’errore di Muslera non gli renderebbe giustizia. Non è quasi mai alla pari coi francesi, il suo Uruguay, che senza Cavani perde tanto, anche perché Stuani non si trasforma in cigno. Bentancur, che era partito bene, fa un paio di errori decisivi, Vecino tentenna, Torreira non può rincorrere tutti. Suarez lotta, ma più di nervi che di talento. Torna a casa la penultima sudamericana: resta il Brasile. La Francia la aspetta.

Brasile-Belgio 1-2: De Bruyne top, Neymar flop  
Il Belgio fa fuori il Brasile e il Mondiale diventa un Europeo. La squadra di Roberto Martinez affronterà la Francia in semifinale, dall’altra parte restano Croazia e Russia, Inghilterra e Svezia. Per il quarto Mondiale consecutivo una squadra del nostro continente alzerà la coppa. Alla fine di un’altra partita emozionante, tirata, sorprendente il Belgio ha battuto 2-1 il Brasile colpendo in maniera letale nel primo tempo e resistendo eroicamente nel secondo. Il Belgio torna in semifinale come nel 1986 e in questo Mondiale arriva a 13 gol, record per loro nella competizione, andando a segno con 9 marcatori. Il Brasile cade in maniera inattesa, Neymar segue Ronaldo e Messi e la lotta per il Pallone d’Oro resta apertissima.
Tite, come previsto, ha scelto Fernandinho per rimpiazzare lo squalificato e fondamentale Casemiro, e con Marcelo tornato disponibile l’ha schierato al posto di Filipe Luis. Nel Belgio titolari gli eroi della rimonta col Giappone, Fellaini e Chadli, al posto di Mertens e Carrasco, i due che avevano sostituito nella ripresa della gara degli ottavi. La vera svolta per il Belgio però è il cambio diposizione di De Bruyne, sinora impiegato in posizione più arretrata accanto a Witsel e per l'occasione avanzato di 20 metri, liberato e devastante. Ancor di più per l’assenza nella zona di Casemiro.
Martinez ha visto giusto e il Brasile che sinora aveva incassato un gol all’esordio con la Svizzera vincendo poi le tre gare successive 2-0 si è trovato sotto con lo stesso score alla mezz’ora. Colpito prima da un autogol di Fernandinho su angolo di Chadli e poi da un contropiede micidiale del Belgio. Angolo del Brasile, Fellaini rinvia sul primo palo, palla a Lukaku, in forma strepitosa, che corre senza freni e poi serve De Bruyne sulla destra: il diagonale dal limite è da far vedere e rivedere nelle scuole.
Il Brasile aveva cominciato bene, colpendo un palo con Thiago Silva su azione d’angolo 5 minuti prima del vantaggio belga e poi orchestrando alcune buone manovre bloccate dalla compatta difesa di Martinez. I gol hanno scosso la squadra di Tite e Courtois l’ha frustrata mostrando ottima forma sui tentativi di Marcelo e Coutinho.
Nell’intervallo Tite ha cambiato Willian con Firmino e Neymar, sin lì latitante, si è accentrato. Il Brasile ha preso palla, non l’ha mollata più e il Belgio si è chiuso. L’assedio ha portato a un intervento in area di Kompany su Gabriel Jesus (niente rigore per la Var gestita da Orsato). L’attaccante del City ha lasciato il posto a Douglas Costa ma col tempo che passava l’occasione migliore è capitata ad Hazard, in contropiede, col Brasile che lasciava passare quasi 10 minuti tra un tiro di Douglas Costa (il più pericoloso dei suoi) e l’altro.
A forza di spingere, il Brasile ha trovato il gol al 76’, un buon colpo di testa di Renato Augusto (entrato per Paulinho) su passaggio scodellato a centro area da Coutinho. E poi subito una bella girata di Firmino e un gol sbagliato da Renato Augusto, liberato da Coutinho, che poi a sua volta ha sprecato un invito di Neymar. Che dopo aver chiesto un rigore che non c’era ha offerto l’ultimo sussulto alla gara: gran destro sul quale Courtois, eccezionale, è volato altissimo. Col Belgio festeggia anche Thierry Henry, vice di Martinez: affronterà la sua Francia.

Oggi:
Sabato 07 luglio - alle 16.00 Svezia-Inghilterra e, alle 20.00, Russia-Croazia

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HIGHLIGHTS: Milan-Inter

.QUI gli tutti gli highlights dal '18/'19 ad oggi 

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