Si fa presto a dire Salah...
Russia 2018: avanti Uruguay, Russia, Spagna e Portogallo. Oggi altri verdetti
Arabia Saudita-Egitto 2-1: Salah gol, El Hadary eroe, ma i sauditi ribaltano gli egiziani
Sembrava la peggior squadra del torneo l’Arabia Saudita, ma l’Egitto ha fatto di tutto per strapparle il record. E alla fine c’è riuscito al 50’ del secondo tempo: quando il bravissimo portiere El Hadary, 45 anni, da oggi il più vecchio a giocare una partita in un Mondiale, non è riuscito a opporsi all’ennesimo tentativo dei sauditi in area, concretizzato da Al Dawsari. Il 2-1 finale è giusto, l’Arabia festeggia il successo, l’Egitto chiude meritatamente a zero il torneo, dopo un’altra partita da dimenticare e con lo stesso Salah autore di un gol ma poi mai convincente.
Imprecisi come pochi i sauditi, ma almeno ci hanno provato. Chiudendo l’Egitto nella sua metà campo, bloccando quasi tutti i tentativi di ripartenza di Salah e, pur con numerose occasioni al vento, costringendo El Hadary agli straordinari. Due rigori compresi. Probabilmente si aspettava una giornata diversa il portiere che ha superato il colombiano Mondragon (43 anni) diventando il nuovo recordman. I suoi compagni hanno reso memorabile il tutto procurandogli appunto due rigori nel primo tempo: al primo di Al Muwallad, al 41’, El Hadary ha risposto volando come un ragazzino e deviando sul palo; contro il secondo (tirato molto meglio da Al Faraj, il migliore dei sauditi) al 51’ l’impresa non è riuscita ed è stato 1-1. Nella ripresa il numero uno egiziano s’è ripetuto altre due volte su tiri ravvicinati, niente da fare invece sulla conclusione vincente al 50’. Due gol presi nel recupero.
L’Egitto era partito abbastanza bene e proprio Salah, con una delle azioni "sue", aveva infilato Al Mosailem al 22’ del primo tempo con un pallonetto, beffando anche i due difensori centrali sauditi. Ma poi i "faraoni" sono scomparsi lasciando campo, possesso e occasioni ai sauditi. E Pizzi s’è aggiudicato – a sorpresa, ammettiamolo – il derby tutto argentino con il collega Cuper.
Uruguay-Russia 3-0: Suarez, autogol di Cheryshev e Cavani: Celeste prima
Chi perde forse vince e chi vince rischia di perdere. La partita del relativismo cosmico – si comincia e si finisce senza sapere che cosa sia meglio fare – finisce 3-0 per l’Uruguay: Russia ridimensionata dopo 10 giorni in cui sembrava il Brasile del ’70, Suarez felice per il secondo gol del suo Mondiale e Cavani per la prima esultanza. Quello che conta succede nei primi 36 minuti: il gol del Pistolero su punizione, un’autorete di Cheryshev su tiro di Laxalt e il rosso per doppia ammonizione a Smolnikov. Il 3-0 di Cavani, al 90’, invece vale solo per il fantacalcio.
Conseguenze: l’Uruguay passa da prima ma rischia di infilarsi nella zona rossa del tabellone, con Spagna (o Portogallo) agli ottavi, poi Francia e chissà, Brasile o Germania. La Russia invece col secondo posto va a Mosca – questa era prevista – e potrebbe rimanere nel lato morbido. Tutto relativo. Però, se interessa una statistica, questa è buona: l’Uruguay, che storicamente non porta al campo undici Gandhi, chiude il girone con un cartellino giallo, a riprova che il gruppo con Egitto e Arabia Saudita era per distacco il più semplice. Significa aver risparmiato un 10-20% di energia che dagli ottavi può tornare utile.
La partita va raccontata per 36 minuti perché il resto, francamente, è passatempo. L’1-0 è di Suarez, che al 10’ calcia una punizione sul palo di Akinfeev: all’angolo, con la palla che rimbalza davanti alla porta. Bravo lui, molto meno il portiere russo a fare il classico passo in direzione opposta. Il 2-0 arriva 13 minuti dopo ed è un tiro di Laxalt deviato da Cheryshev. Poco dopo la mezz’ora, invece, il terzo episodio: Smolnikov, disastroso quando entra in scivolata su Laxalt, prende un secondo giallo sacrosanto. Cherchesov a quel punto fa la scelta conservativa: dopo aver tenuto in panchina Golovin (delusione degli juventini), sostituisce Cheryshev e dichiara chiusa la partita per manifesta inferiorità.
Considerato che il secondo tempo ha offerto solo un’occasione di Dzyuba, due tiri del “Cebolla” Rodriguez e il gol di Cavani – tiro in scivolata dopo colpo di testa di Godin respinto da Akinfeev -, due parole sugli italiani. Laxalt ha avuto il brivido del gol procurato e Caceres ha avuto poco da fare. Più interessante la partita di Torreira (Samp, per poco) e Bentancur (Juve): titolari a metà campo con Vecino (Inter), sono stati tra i migliori.
Iran-Portogallo 1-1: Ansarifard replica a Quaresma. Lusitani secondi
Ronaldo dietro la lavagna, e per un soffio non esce anche dal Mondiale. Salvato da un gran gol di Quaresma e dalla scarsa mira degli attaccanti iraniani nel folle finale di Saransk. Agli ottavi, dopo l'1-1 finale, ci va il Portogallo ma che fatica. Gli asiatici avrebbero persino potuto vincere e qualificarsi proprio ai danni di CR7 che ha sbagliato un rigore e ha rischiato anche il rosso per una gomitata su un avversario nella ripresa. Invece si salva e il 30 a Sochi alle 20 sfiderà l'Uruguay, primo del Gruppo A.
Fernando Santos opera un po' di turnover e regala una chance all'ex Inter Quaresma e al milanista André Silva. Conferma per un altro ex nerazzurro, Joao Mario. Gli asiatici di Queiroz, portoghese ed ex c.t. dei lusitani, però non giocano certo per fare le vittime sacrificali: hanno una chance di andare avanti e provano a giocarsela finché possono, forti anche del risultato di Kaliningrad (la Spagna non sfonda e soffre) che autorizza a sognare. CR7 ci prova fin da subito a far esultare i suoi tifosi con un paio di accelerazioni delle sue, dall'altra parte il portiere rissoso Beiranvand (che lite col compagno di squadra Ezatolahi dopo una mancata chiamata di palla!) ci prova fin da subito a far tremare i suoi tifosi con un paio di uscite a vuoto da brividi: ma si resta sullo 0-0. Asiatici propositivi e persino pericolosi, ma nel finale di tempo ci pensa il Trivela a regalare il primo posto al Portogallo: il suo esterno destro al 45' è magico, Beiranvand nulla può.
La ripresa riparte con un Iran sempre più aggressivo ma che rischia di finire subito al tappeto. Ezatolahi abbatte Ronaldo in area, per Cardozo è tutto regolare, non per la Var che smentisce l'operato dell'arbitro e lo richiama. Cardozo torna sui suoi passi e concede il tiro dal dischetto dopo aver rivisto le immagini al monitor. Ronaldo però si fa ipnotizzare da Beiranvand che blocca in due tempi. Gli asiatici diventano nervosi e rimediano due gialli. Anche Quaresma si becca l'ammonizione prima di lasciare spazio - tra gli applausi - a Bernardo Silva.
Queiroz si gioca le sue carte e uno dei nuovi, Ghoddos, sfiora subito il pari. Il c.t. dell'Iran richiama la Var e invece ottiene un rimbrotto arbitrale. La Var interviene qualche minuto dopo per una gomitata di Ronaldo su un avversario che finisce a terra: Cardozo non sembra saper cosa fare, poi alla fine tira fuori il giallo e CR7 tira un sospiro di sollievo, il suo Mondiale è salvo. Altro giro, altra Var, e stavolta Cardozo non ha dubbi: rigore per l'Iran, tocco di mano in area di Cedric. Ansarifard non sbaglia e nel finale è assalto iraniano per il clamoroso 2-1 che ribalterebbe completamente il girone. La rete l'Iran la sfiora proprio al 95' ma la palla non entra e l'arbitro fischia la fine. Sul prato di Saransk rimangono a piangere i giocatori iraniani, sollievo invece per Ronaldo e c. che il 20 a Sochi torneranno in campo contro l'Uruguay. Il sogno Mondiale - seppur col brivido - prosegue.
Spagna-Marocco 2-2: gol di Boutaib, Isco, En-Nesyri e Iago Aspas
Non è tutto oro ciò che luccica in casa Spagna. Cinque gol subìti in tre partite, una tenuta difensiva messa in seria discussione e un pari per 2-2 col Marocco abbastanza deludente. Perché arriva contro una squadra già eliminata e parecchio inferiore alla corazzata di Hierro, che accede agli ottavi addirittura vincendo il girone. E che ora dovrà vedersela contro i padroni di casa della Russia. Le reti: Boutaib e Isco nel primo tempo, En-Nesyri e Iago Aspas nel finale, dopo provvidenziale intervento della Var.
Che la Spagna sia una nazionale che procede a strappi, vivendo soprattutto sulle immense qualità delle sue stelle, è tutto sommato scontato. Uno scintillante Isco si candida a essere il sempre più brillante punto di riferimento e i gol, entrambi stupendi, rivelano una squadra con un talento che resta illegale. Prima Iniesta che mette in porta Isco, poi il nuovo entrato Iago Aspas che nel finale regala un bellissimo pari col tacco. Il problema sono le amnesie della difesa: nel primo tempo Boutaib per due volte può farsi quasi un'intera metà campo prima di arrivare a tu per tu con De Gea. Nella prima occasione non sbaglia e segna il momentaneo 1-0, nella seconda calcia addosso al portiere. E se anche uno dei migliori difensori al mondo come Sergio Ramos si fa saltare in testa da En-Nesyri, non esattamente un incrocio tra Suarez e Lewandowski, allora Hierro può preoccuparsi sul serio.
Gli africani, già eliminati e senza Benatia, lasciano la Russia con un risultato di prestigio. Hanno giocato senza nessuna pressione e questo li ha aiutati. Resterà il rimpianto per la sconfitta con l'Iran che ha pregiudicato tutto.
Oggi si chiudono i gironi C e D con gli incontri:
Australia-Perù in contemporanea a Danimarca-Francia alle 16.00
Nigeria-Argentina in contemporanea a Islanda-Croazia alle 20.00