Mondiali

 

I risultati Mondiali

L'Argentina stecca all'esordio contro l'ostica Islanda. Bene la Croazia. Oggi il debutto dei Campioni del Mondo tedeschi.

 

Ancora una giornata spettacolare nel Mondiale in corso di svolgimento in Russia. Anche ieri si sono giocate ben quattro partite.

FRANCIA-AUSTRALIA 2-1

Così brutta era difficile immaginarla. Eppure la Francia vince 2-1 contro l'Australia in un esordio molto più sofferto del previsto: lo fa grazie all'aiuto del Var, che assegna ai transalpini il primo rigore della storia del torneo fischiato con l'ausilio del monitor, e grazie a un evidente autogol di Behich che pure non sarà mai sugli almanacchi perché la rete sarà assegnata a Pogba, decisivo più con la sua iniziativa che con il tocco conclusivo.

L'inizio scoppiettante con un paio di conclusioni di Mbappé e Griezmann nei primi dieci minuti aveva fatto pensare a tutt'altra partita. Invece ben presto la Francia si è spenta e a nulla è servita la mossa di Deschamps di cambiare le posizioni del tridente con Dembelé a destra, Mbappé centravanti e Griezmann a sinistra. Il centrocampo, potenzialmente da urlo con Pogba-Kanté-Tolisso, rallentava ogni azione anche perché di un vero costruttore di gioco e gli uomini offensivi sono bravissimi a dettare la profondità, meno nel lavoro di raccordo. Ne viene fuori una gara noiosissima, che solo gli episodi nella ripresa sbloccano. Un bellissimo filtrante di Pogba per Griezmann porta al contatto dell'attaccante con Ridson: l'arbitro fa continuare, poi rivede l'episodio al video e fischia il rigore, che resta comunque dubbio per un possibile tocco del pallone da parte del difensore australiano.

Griezmann fa centro, ma pochi minuti dopo una follia di Umtiti, che colpisce la palla con le mani in area, porta a un altro penalty, trasformato da Jedinak. Fekir, Giroud e Matuidi sono i cambi che si gioca Deschamps, a dire il vero senza avere grandi risultati. È un'altra iniziativa di Pogba, bravo a scambiare con Giroud, a decidere il match, sebbene l'ex juventino abbia bisogno della deviazione di Behich per esultare. A dire il vero non lo fa subito, quasi non credendo all'arbitro: la goal line technology però non sbaglia, la palla è entrata dopo aver colpito la traversa. E la Francia vince senza grandi meriti, con un po' di fortuna. Anzi, molta.

ARGENTINA-ISLANDA 1-1

Leo Messi tradisce l'Argentina. Nell'esordio Mondiale contro l'Islanda (1-1) la Pulce stecca e fallisce un rigore dimostrando di essere un lontano parente della stella ammirata al Barcellona. Impietoso il confronto con Ronaldo a meno di 24 ore di distanza: se il portoghese ha tenuto in piedi da solo il Portogallo contro la Spagna, il suo 'rivale' si è perso di nuovo con la maglia della Nazionale. Sarebbe però ingeneroso attribuire a lui tutte le colpe di un flop imprevisto: Sampaoli ha pagato alcune scelte incomprensibili (perché tenere Dybala in panchina per tutta la partita e inserire Higuain soltanto nel finale?) e le incertezze di un disastroso reparto arretrato. Ha fatto il resto la grande prova di un'Islanda combattiva, mai doma e capace di mettere paura a una rivale decisamente più quotata.

Ma forse da oggi ancora meno favorita per la vittoria finale. Che l'Islanda non sia affatto la vittima sacrificale di giornata lo si capisce dai primi minuti: Finnbogason spreca da buona posizione e Bjarnason calcia a lato da due passi dopo un pasticcio della coppia Rojo-Caballero. L'undici di Sampaoli, pericoloso in avvio solo con una deviazione di Tagliafico, preme senza trovare gli spazi giusti fino al 19' quando una magia di Aguero (controllo e sinistro all'incrocio) sblocca un match complicato e dai ritmi elevati. Si tratta di una breve illusione: in difesa l'Albiceleste soffre tremendamente e al 24' l'Islanda pareggia grazie a Finnbogason, abile ad approfittare di una respinta rivedibile di Caballero.

Una volta raggiunta la Seleccion si butta in avanti andando però a sbattere contro il muro eretto dalla squadra di Hallgrímsson, troppo schiacciata nella propria metà campo ma insidiosa ogni volta che attacca: Sigurdsson impegna Caballero al termine di un ottimo spunto. Nella ripresa il fil rouge della sfida rimane identico così come l'incapacità di concretizzare la supremazia territoriale da parte dell'Argentina. Sampaoli decide di rilevare lo spento e poco dinamico Biglia (prova incolore come quella di Mascherano) inserendo Banega nel tentativo di vivacizzare la manovra e provare a sfruttare i tiri da fuori. Ad aiutare il ct, al 62' è un avversario: Magnusson affossa Meza e l'arbitro Marciniak fischia il calcio di rigore. Dal dischetto Messi si lascia, clamorosamente, ipnotizzare da Halldorrson che respinge salvando i suoi e gelando i tifosi argentini presenti sugli spalti.

La Pulce cerca invano di riscattarsi non trovando la porta per due volte su punizione e sprecando al limite dell'area un invitante contropiede, prima di sfiorare il bersaglio grosso col mancino. Nell'assedio conclusivo (5' di recupero) Halldorrson sbarra la strada a Pavon e il solito Messi di destro spedisce fuori. E' l'ultima emozione.

PERU'-DANIMARCA 0-1

In testa al gruppo C dei Mondiali, insieme alla Francia, c'è la Danimarca grazie al successo per 1-0 sul Perù. Un successo rocambolesco e per certi versi fortunato, soprattutto alla luce del penalty fallito da Cueva sul finire delle prima frazione e delle altre numerose chance sprecate dagli avversari, puniti dall'imprecisione sottoporta. I biancorossi recriminano ma giocando così, e aggiustando la mira, potranno mettere in difficoltà le altre formazioni del girone sebbene la classifica sia già complicata. Hareide, al netto del risultato positivo, dovrà invece registrare il reparto arretrato: non sempre i rivali saranno tanto 'generosi'...

L'undici di Gareca mette in mostra in avvio grande fisicità e corsa presentadosi minacciosamente dalle parti di Schmeichel, pronto nel respingere il sinistro pericoloso dello scatenato Carrillo. La Danimarca patisce l'aggressività rivale e impiega parecchio tempo prima di riorganizzare le idee, e affidarsi al palleggio sulla mediana senza però concludere in maniera efficace: così è sempre il Perù a rendersi pericoloso con Farfan, chiuso in maniera provvidenziale da Kjaer. Allo scadere i biancorossi avrebbero l'occasione di andare in vantaggio ma Cueva calcia alle stelle il rigore concesso (grazie all'intervento della VAR) per fallo di Poulsen ai suoi danni.

L'errore dal dischetto sembra sembra spegnere l'entusiasmo sudamericano nella ripresa mentre la squadra di Hareide prende campo e al 59' (dopo essere stato graziato da Flores) passa: assist di Eriksen e sinistro vincente di Poulsen, bravo a sfruttare la pessima disposizione dei difensori peruviani. Il match si infiamma perché il Perù reagisce rabbiosamente: Schmeichel salva su Flores e il colpo di testa di Rodriguez sfiora il palo. Tocca quindi al neoentrato Paolo Guerrero andare a un passo dal pari con un colpo di tacco da urlo che lambisce il palo facendo urlare al gol i tifosi. Nel finale fioccano ulteriormente le opportunità da una parte e dall'altra ma il risultato non cambia più.

CROAZIA-NIGERIA 2-0

La Croazia non sbaglia l'approccio con il Mondiale 2018 in Russia, batte 2-0 la Nigeria e, approfittando del pareggio dell'Argentina, conquista la vetta del girone D dopo il primo turno mettendo già sui giusti binari la qualificazione agli ottavi. Una vittoria meritata per la caparbietà con cui la squadra di Dalic ha provato a fare il match dal primo all'ultimo minuto, nonostante le poche occasioni da gol, contro un avversario ostico e ben organizzato ma quasi mai pericoloso. Non a caso i croati sono passati due volte da situazioni da fermo e sempre con lo zampino di Mario Mandzukic: nel primo tempo l'autogol di Etebo (di tacco) arriva dopo la deviazione volante dell'attaccante della Juventus che poi nella ripresa subisce il fallo di Troost-Ekong punito con il calcio da rigore segnato dal capitano Modric al primo gol con la maglia della propria nazionale nella fase finale di un Mondiale.

La Croazia, con in campo anche gli "italiani" Perisic e Strinic (ottima la prova del neo-milanista) dall'inizio mentre Brozovic e Pjaca sono entrati nel secondo tempo, ha fatto girare a lungo palla impattando spesso sul modulo speculare degli africani che, a parte un paio di tentativi di Ighalo e Moses, può vantare davvero pochino nel proprio tabellino. Nel prossimo turno Argentina-Croazia già decisiva per Sampaoli mentre Nigeria-Islanda cercheranno di mettere pressioni alle favorite.

LE PARTITE DI OGGI

Oggi altre tre partite saranno in programma, con due sfide molto interessanti come Germania-Messico e Brasile-Svizzera. ore 14: Costa Rica-Serbia ore 17: Germania-Messico ore 20: Brasile-Svizzera 

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