Mondiali

 

Minaccia ISIS sul Mondiale

 

L'organizzazione terroristica minaccia lo svolgimento del Mondiale russo

 

Un’altra minaccia dell'ISIS, l’ennesima che riguarda i Mondiali di Russia 2018. Il gruppo terroristico ha lanciato nel web un video che mostra lo stadio di Sochi in fiamme. Allerta massima nelle città che ospiteranno un match: polizia e militari già da giorni controllano e bonificano tutte le zone. I funzionari russi hanno rassicurato: sono state prese misure di sicurezza massime.

Eppure i messaggi minatori dell’ISIS fanno preoccupare giocatori e i tanti tifosi in tutto il mondo. Il filmato mostra delle bombe che esplodono sganciate da un drone. Nel mirino, oltre alle partite dei Mondiali, c’è anche il presidente della Russia Vladimir Putin, colpevole di aver inviato truppe durante la guerra in Siria. Insomma, tra allarme hooligans e pericolo ISIS, l’allerta è massima attorno alla Coppa del Mondo 2018.

Ormai si è perso il conto di tutte le minacce che l’ISIS ha fatto da inizio anno in previsione dei Mondiali di Russia 2018. L’ultimo video, in cui compare lo stadio di Sochi in fiamme, pubblicato nel giorno di inizio della manifestazione, preoccupa e non poco. Il filmato mostra come un drone sganci delle bombe sull’impianto “Fisht Olympic” da 48mila persone. Qui andranno in scena Spagna-Portogallo, Belgio-Panama e verrà ospitato anche un incontro dei sedicesimi e uno dei quarti di finale. Gli alti capi della sicurezza russa predicano calma e assicurano che la situazione sia totalmente sotto il loro controllo.

Prese misure di sicurezza “senza precedenti”. Dall’Oriente però continuano a minacciare, affermando che ci sono jihadisti in Russia pronti ad attaccare dopo mesi di pianificazione. L’ISIS minaccia anche il presidente Vladimir Putin, reo di essere coinvolto, insieme ai suoi militari, nella guerra in Siria, appoggiando il regime di Bashar Al-Assad. Un’immagine lo ritrae nel mirino di un fucile con la descrizione che lo definisce un miscredente.

Anche qui da sfondo c’è uno stadio gremito e il fumo di un’esplosione. Ma in Russia ripetono: nessuna preoccupazione. Le minacce probabilmente andranno avanti durante tutte le partite dei Mondiali. L’allerta rimarrà massima. Il tutto era iniziato qualche mese fa, con il fotomontaggio che ritraeva Messi come ostaggio pronto ad essere ucciso.

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