Liverpool, Salah come Kakà
E continuino pure a criticare Marcelo...
Dalle partite d'andata di queste semifinali di Champions si è già profilata una possibilissima finale tra Real Madrid e Liverpool che al netto di clamorose sorprese sembra abbastanza scontata.
Peccato per la Roma. Ma non perchè il risultato maturato ad Anfield non sia legittimo. Anzi. Il presagio che potesse prendere un imbarcata vagava già nella mia mente alla vigilia mettendo a confronto il modo di offendere che ha il Liverpool e il modo che ha di difendere la Roma. Se ci facciamo caso il Milan annientò la Roma all'olimpico giocando un tempo sulle ripartenze e trovando due gol quasi tre su azioni molto molto simili. Il Liverpool che invece è una squadra che imposta proprio il suo modo di stare in campo sulle ripartenze avendo dei centrometristi ci è andato a nozze e traversa di Kolarov o no l'epilogo sarebbe stato sempre lo stesso o anche più marcato. Peccato invece perchè Di francesco ha capito troppo tardi come sfruttare il punto debole dei Reds. Subito dopo il doppio cambio i giallorossi sono stati molto più pericolosi con Perotti che ha spesso trovato impreparata la retroguardia di Klopp, anche se c'è anche da dire che con tutta probabilità il Liverpool dopo il 5-0 e l'uscita di Salah aveva frenato i ritmi. Mohammed Salah che in questo momento mi ricorda non per modo di giocare ma per stato di grazia e decisività il Ricardo Kakà del 2007 che da solo o quasi trascinò il Milan alla comquista della settima Champions.Ora alla Roma servirà l'impresa, uguale a quella fatta col Barca. Serve segnare tre gol e non prenderne, ma le cose che succedono una volta sono imprese, se succedono due volte sono miracoli.
Nell'altra semifinale il Real sbanca ancora una volta l'Allianz a poco più che un anno di distanza, con l'unica differenza che la scorsa stagione si trattava di un quarto di finale. Che dire, credo sia l'ennesima dimostrazione di come le merengues siano ancora la squadra più forte, e questo non per larga differenza di qualità tecniche con le avversarie, ma per capacità di saper portare a casa partite di un certo tipo anche soffrendo e rischiando. Ieri il Bayern non è stato per nulla inferiore, se l'è giocata alla pari e ha avuto un sacco di occasioni per andare in gol anche se la rete del vantaggio l'ha trovata grazie all'enneseima papera di un pseudo portiere di nome Keylor Navas. Ma i blancos se la porta a casa lo stesso la partita, dando l'ennesima dimostrazione che l'unico avversario che devono temere sono loro stessi. E' successo col Tottenham nella fase a gironi ed è successo poi con la Juventus al Barnabeu dove il Real ha perso puramente perchè aveva avuto la presunzione di sottovalutare l'avversario. Una considerazione su Marcelo. Continuano a criticare il terzino brasiliano snobbandolo quando si parla di migliori giocatori al mondo in quel ruolo perchè non sa difendere. A parte che io non ho ancora consosciuto un terzino brasiliano che sappia difendere. nel Milan ne abbiao abuti due contemporaneamente, Cafù e Serginho, e nessuno dei due era un drago in copertura. Ma ammesso e concesso questo, stiamo parlando di un giocatore che segna più gol decisivi di un centravanti.