Non c'è più tempo per morire
Segnare un gol stasera sarebbe fondamentale
Non si può più sbagliare. Stasera a Stoccolma bisogna fare risultato, con o senza prestazione. Mai come in questa occasione bisogna essere cinici, pragmatici e maledettamente efficiaci, altrimenti si rischia davvero di fare la storia, ma in negativo. E poco importa se alla fine meriteremo, non meriteremo o meriteremo poco. Abbaimo giocato un intero girone di qualificazione senza eccellere in calcio, non cambierebbe nulla se lo faccessimo per altre due partite.
Per trovare la quadratura ed un gioco fluido e propositivo ci sarà tempo eventualmente, non tantissimo, ma ci sarà.
Stasera si entra in campo carichi, con la testa sgombra da i ricordi bui che la Nazionale scandinava ci riporta in mente. Perchè se è vero che dal 2000, Europeo di Olanda e Belgio, abbiamo incontrato la Svezia in ben tre Europei su quattro e non abbiamo mai perso, vincendo per 2-1 nella fase a gironi con un gran gol di Del Piero proprio nel 2000, paraggiando 1-1 nel 2004 ( il famoso gol di tacco di Ibra al 90') e 1-0 grazie ad Eder due anni fa, la vittoria in terra svedese manca dal lontano 1912.
Ma più che altro la Svezia ci ha fatto male indirettamente. Nel Mondiale americano del '94 avremmo potuto incontrarla in finale, quando stavano quasi per eliminare a sorpresa il Brasile in semifinale e chissà poi a Pasadena le cose sarebbero potute andate diversamente. E soprattutto il "biscotto" in concorso con la Danimarca proprio nel 2004, che sarà una ferita sempre aperta e fonte perenne di rabbia.
Ed è proprio da quella rabbia che gli azzurri devono tirar fuori le prestazioni dell'anno.
Stasera Gian Piero Ventura si affida a mani "sicure" ma anche ad un modulo "sicuro". Abbandona il 4-2-4 per rispolverare il 3-5-2 schierando tutta l'esperienza che può. Il blocco Juve più Bonucci in difesa, in mezzo il trio composto da Parolo, De Rossi e Verratti con Candreva da una parte e Darmian dall'altra nel ruolo di esterni, con Immobile e il non in perfette condizioni Belotti in attacco. Costretto a fare a meno all'ultimo momento di Zaza, Ventura decide di schierare comunque due attaccanti bravi in area di rigore, lasciando in panchina Lorenzo Insigne e Stephan El Shaarawy in tribuna insieme allo stesso Zaza, a Spinazzola, anche lui indisponibile e D'Ambrosio.
Occhio alle diffide. Tra le fila azzurre oltre a Parolo e Immobile sono a rischio squalifica Verratti e Chiellini, due giocatori dal giallo facile.
La Svezia risponde col suo classico 4-4-2. Davanti a Olsen ci saranno Krafth, Lindelof, l'ex genoano Granqvist e Augustinsson. I quattro di centrocampo saranno Claesson, Larsson, l'ex bianconero e cagliaritano Ekdal e il talento del Lipsia Forsberg, inseguito anche dal Milan in estate. In attacco partiranno Toivonen e Berg, con Guidetti che partirà quindi dalla panchina.
Nella sfida di stasera più che non perdere sarebbe importantissimo segnare un gol. Mal che non arrivi la vittoria, un pareggio con reti sarebbe un buon punto di partenza per la sfida di ritorno a San Siro, dove la Nazionale italiana potrà contare sulla bolgia dei 70.000 presenti per conquistare una qualificazione ampiamente alla portata.