Mourinho e Guardiola

 

La Premier post mercato: Manchester domina

 

Le due di Manchester tornano in vetta dopo un mercato faraonico. Il Chelsea paga tanto, ma forse spende male. Reds, Spurs e Gunners ad inseguire. 

 

Dopo il mercato estivo, si sono ribaltati molti equilibri raggiunti la scorsa stagione. Possiamo riassumere che Manchester soppianta Londra: non più Tottenham e Chelsea (prime due della classe un anno fa) ma City e United. Liverpool sta in mezzo.

Proprio i Red Devils sembrano i grandissimi favoriti del campionato inglese (e la partenza in campionato lo dimostra). 165 milioni spesi per tre acquisti mirati, uno per reparto. Lindelof, grande talento a rafforzare la difesa, e soprattutto Matic, centrocampista totale che fa la differenza in Premier, e Romelu Lukaku, punta top negli ultimi anni. In uscita, di fatto, nessun movimento se non l’addio a Rooney, nemmeno troppo doloroso. A Mourinho è mancato solo un esterno offensivo per chiudere in bellezza un gran mercato.

Guardiola ha invece speso tanto, come al solito, ma in modo bizzarro. Voleva rafforzare la difesa e lo ha fatto spendendo 180 milioni. Tanto sono costati i terzini Danilo, Walker e Mendy ed il portiere Ederson.

In mezzo è arrivato Bernardo Silva, a potenziare il reparto dei fantasisti, abili a giocare nel 4-2-3-1 di Guardiola. In uscita molti esuberi come Inehacho, Nasri, Hoe Hart, Kolarov, Fernando, Clichy, Zabaleta, Nolito, Jesus Navas e Caballero. Nessun movimento davanti, dove fino all’ultimo gli azzurri han cercato di strappare Sanchez all’Arsenal. Niente nemmeno nei centrali di difesa: Van Dijk è stato a lungo un obiettivo. Forse queste due pecche, tengono il City al secondo o terzo posto della griglia di partenza.

In coabitazione, infatti, c’è il Chelsea di Conte, reduce da un estate turbolenta per se (vicino all’addio a piu riprese) e per il suo mercato. Molti fallimenti, come quelli di Lukaku, Llorente e Chamberlain. Il più clamoroso è Barkley, scappato al momento delle visite mediche.

In arrivo per Conte i centrocampisti Bakayoko e Drinkwater (quasi 80 milioni in due), i difensori Rudiger e Zappacosta (oltre 70 mln totali) e la punta Morata, per oltre 60 milioni. Oltre 200 milioni spesi. Ma forse non nel miglior modo per confermarsi in Premier e rilanciarsi in Champions. 
In uscita, tante cessioni minori, che hanno portato quasi 80 milioni, oltre alla maxi cessione da oltre 40 mln per Matic. 
In casa Liverpool, per noi quarta forza del torneo, poco movimento. Dentro Salah e Chamberlain per rafforzare l’attacco e gli esterni, fuori Lucas Leiva e Origi. Ma il colpo è stato dire di no ad oltre 100 mln provenienti da Barcellona per Coutinho.

A seguire, ecco il Tottenham, che parte sempre indietro, ma alla fine stupisce sempre. Pochettino ha pensato a rafforzare la difesa dopo la cessione di Walker al City. Dentro Aurier, per sostituirlo, ed il grande talento Davinson Sanches, centrale dell’Ajax. Per i due giocatori, spesi quasi 70 milioni. Arriva anche Llorente, come vice Kane.

Tanto fumo e poco arrosto in casa Arsenal. Wenger è riuscito a trattenere Sanchez (ma dovrà farlo rinnovare per non perderlo a zero…) ed ha implementato Lacazzette, per oltre 50 mln di euro. In uscita Chamberlain. Nessun rafforzamento, come al solito, della difesa. L’Arsenal, fuori dalla Champions per la prima volta dopo quasi 20 anni, è oramai la sesta forza di questo campionato, che resta strepitoso e fantastico.

 

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