ridere

 

Intanto io rido

 

C'era una volta Silvio. C'era una volta Adriano. C'era una volta Gianni. C'era una volta Franco. C'era una volta Paolo. Il Milan c'è ancora invece

 

Pur essendo un momentaccio per il nostro amatissimo Milan, a me viene da ridere.

Sì, rido quando sento parlare di 'danno incalcolabile all'immagine del Club' dopo la decisione delle cariatidi della Uefa. Abbiamo fatto sganasciare i polli per un lustro, grazie a quei due al comando; schieravamo formazioni ridicole, imbarazzanti, umilianti e per una squalifica, che tutti definiscono 'preconcetta e sostanzialmente sbagliata', la nostra immagine sarebbe rovinata? Ma per favore!

Sì, rido perché abbiamo fatto ribaltare dalle risate il mondo intero con la pantomima dei Mister: Mr. Bee, Mr. Lee, Mr. Li, Mr. B., Mr. X (ci hanno risparmiato il 'Mr. Mister', forse per ragioni di copyright) e ci stracciamo le vesti per questo verdetto?

Sì, rido perché per l'ennesima volta posso vederli i difensori del duo comico che si nascondono, si mimetizzano, si giustificano e fanno salti mortali verbali per celare il loro imbarazzo.

Sì, rido perché gli arcigni difensori ad oltranza del cinese ora balbettano.

Sì, rido perché vedere i cartonati, gli zebrati, i ciucci ed i lupacchiotti, vomitati dall'Europa in continuazione che esultano mi fan capire quanto questo Milan, seppur rabberciato, claudicante, sofferente li faccia ancora tremare le ginocchia. A Cartoonia, poi, brindano senza nemmeno focalizzarsi sul fatto che hanno un proprietario che i soldi che versa nella società se li fa rendere con gli interessi dalla società stessa.

Sì, rido quando ricordo quel fantastico, surreale, sensazionale 'Hip hip, hurrah per il Milan, la squadra più forte del 2015!'. Eh caro Silvio, la riconoscenza nei tuoi confronti è inscalfibile così come il disprezzo più totale per le schifezze che ci hai propinato nei tuoi ultimi anni di interregno. Ed ancor più per averci lasciato in mano ad uno sprovveduto squattrinato in cerca di gloria che ora fa il gioco delle tre carte con chi vorrebbe salvargli il culo.

A chi cazzo ci hai venduti, Silvio bello? Com'era quella storia che solo i petroldollari fanno girare il calcio? I giacimenti di Castiglia e Catalogna sono visibili a tutti; li puoi anche visitare pagando il biglietto coi tuoi tre fagioli magici. Per i pozzi di petrolio della Baviera no, per quelli bisogna pagare Raperonzolo con un phon elettrico, magari acquistato alla Standa. Ti ricordi la Standa, Silvio bello? Quella durò meno del Milan in Fininvest ma è servita, eccome se è servita alle casse della Holding.

Mi fate ridere tutti voi che ancora lo portate in trionfo nonostante la merda che vi sta facendo ingoiare ancora oggi; non sazi, mai paghi urlate che volete un imbuto per agevolargli l'operazione. E giù merda mentre se la ride a Merano con la bionda.

Riconoscenza sì ma non per tutto, questo no.

Sì, rido per quel Trofeo Berlusconi nel nulla di un S. Siro desolante contro un San Lorenzo in vacanza con la panza piena di prelibatezze Made in Italy; un Trofeo Berlusconi senza nemmeno un Berlusconi. Nemmeno uno della Real Casa che si fosse sprecato a presenziare al Trofeo in memoria del padre o nonno.

E sì, rido anche per quelli che hanno la fissazione del 'carro dei vincitori'. Restateci voi sul quel carro senza freni che sta precipitando nell'abisso, visto che siete coerenti con voi stessi; la mia unica coerenza (parliamo di cose terrene ovviamente) è il Milan, non Silvio o Adriano o Paolo o Franco o Gianni ma il Milan. Niente, nessuno passerà davanti a ciò che rappresenta il Milan per me. Niente e, soprattutto, nessuno. Quel carro comunque non esiste, sappiatelo: è che a voi piace essere intruppati e raccolti in un gregge belante che vaga nella vana speranza di incontrare Actarus nella sua splendente armatura che viene a guidarvi e a darvi speranza. Guardatevi sotto i piedi: non siete sul carro ma su di un sottilissimo filo di cotone che attraversa un precipizio. Aprite gli ombrelli per tenervi in equilibrio ma anche perché piove merda.

Speriamo solo che stia definitivamente volgendo al termine questo periodo di insulsaggini, di furbate e furbetti, di maschere e di clown e che al Milan arrivi una persona degna di rispetto, che non parta in tromba vagheggiando trionfi ma coi piedi per terra, solido, solvibile, identificabile e responsabile.

Il Milan non è un carro ma un punto fermo; non ha ruote, non si muove. E' lì da 119 anni.

Ed io sono lì con lui.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.