Milan 2017/18

 

Non sono deluso

 

Squadra giovane, tanta inesperienza, falsa partenza con un tecnico inadeguato; non tutto è da buttare e quei punti persi con le ultime due gridano vendetta

 

Senza tanti giri di parole ritengo la stagione rossonera tutto sommato positiva. Non eravamo certo partiti per vincere lo scudetto ma per un posto in Champions: vabbè, questo non è arrivato ma davvero per poco. Fassone, nella freddezza e semplicità dei numeri che è solito sciorinare, non come il suo predecessore che sparava stronzate statistiche ridicole, è stato preciso e lineare: 'Abbiamo perso 8 punti con Benevento e Verona'. Classifica alla mano, con questi 8 punti oggi saremmo alla pari con Inter e Lazio e sarebbe bastato un punticino in più per entrare di diritto in Champions. Ok, ok, 'coi se e coi ma la storia non si fa' ma il discorso è tutto lì. La media punti di Montella si è attestata a 1,42: con questo passo, avremmo finito a fatica il campionato con Samp e Torino. Con Ringhio, invece, avremmo ora 70 punti, insufficienti per la Champions ma la matematica non tiene conto dei vari risvolti che una preparazione fatta a dovere in estate e con un motivatore a tutto tondo come Ringhio in panchina, sarebbe stato facile fare almeno 3 punti in più.

La squadra titolare mandata in campo ieri è stata la più giovane mai schierata in serie A (24 anni e 78 giorni), migliorando così il precedente primato che, guarda caso, apparteneva già al Milan in Crotone-Milan d'inizio torneo. Una squadra così giovane paga pegno, sempre; lo abbiamo visto in Europa League, quando, a Milano contro l'Arsenal, ci tremavano le gambe, ed anche in altre importanti occasioni.

Errori sul mercato ne sono stati commessi, e questo accade ogni estate in ogni Club, come Hoewedes per la Juve o Schick per la Roma; purtroppo, André Silva ha reso zero, forse per limiti psicologici suoi, per mancanza di attenzione da parte dello staff (ci sono giocatori più sensibili ed altri meno) oppure per il peso del suo cartellino; da Rodriguez ci si poteva aspettare di più di un semplice terzino che rispondesse 'Presente' e svolgesse il suo compitino senza acuti e maliziosità. Ma il Milan è stato rifondato totalmente, dopo lo scempio e le scempiaggini messe in atto dal 'denti-cravatta pendant' nell'ultimo lustro ed un anno di assestamento era lecito aspettarselo.

Ringhio ha fatto un ottimo lavoro, considerando che ha dovuto riprendere quasi da zero la preparazione atletica che con Montella era a livello di calcio femminile ed in più s'è visto costretto a risollevare il morale davvero sotto i tacchetti dell'intera rosa.

Per la nuova stagione chiederei a Gattuso un po' più di spregiudicatezza tattica, visto che, in questo breve scorcio di campionato in cui è stato allenatore, abbiamo osservato una certa qual insistenza sull'aspetto prettamente tattico dei match.

In Mirabelli ho piena fiducia; magari è un po' 'paesano', grezzo ma il suo lavoro lo sa fare. Il suo compito, se si considera anche la mannaia del FPF che sta calando sulle nostre teste, sarà arduo ma confido nel fatto che si sia già mosso in qualche direzione e che abbia preso tutte le contromisure per contrastare l'assurdità di certe regole capestro.

Montella non mi ha deluso: da lui non mi attendevo nulla di diverso. In tempi non sospetti, difatti, feci un pezzo su di lui: era l'estate del dopo Inzaghi, quando ancora Sinisa non era stato ufficializzato. Sull'Aeroplanino scrissi che era 'bravino' ma, soprattutto, 'inconcludente' e non mi garbavano certe sue risposte dette sì col sorriso ma che portavano con sé una certa qual spocchia e boria assai fastidiose. Quando fu ingaggiato dal Siviglia restai di stucco; come poteva un Club così navigato ed esperto affidarsi ad un tecnico appena esonerato, che non era riuscito a dare un'ombra di gioco al Milan? Com'è finita la sua avventura in Spagna lo sappiamo tutti e per loro fortuna han preso la decisione di allontanarlo appena in tempo, così da acciuffare la qualificazione all'Europa League per i capelli. Per la cronaca, da quando Montella è stato esonerato il Siviglia ha messo insieme 10 punti in 4 partite, superando così il Getafe.

Lo sbaglio più pesante che il Milan ha commesso è stato quello di non aver provveduto ad allungare la panchina, nemmeno in sede di mercato invernale. Il non avere rincalzi ci è costato parecchio.

Di questa stagione resterà la grande prova di Roma contro i giallorossi, lo spirito di Londra, azzoppato da un arbitro 'disattento' e la finale di Coppa Italia conquistata e poi bruciata da scellerati errori da principianti.

Come per Montella, anche da Gigio francamente non speravo di più; non perdo nemmeno tempo a parlarne perché sin dall'estate scorsa lo avevo cancellato dalla mia immaginaria 'Hall of fame'. Quella schifezza di manfrina messa in piedi dal suo procuratore e da lui avallata mi aveva talmente nauseato che, fosse stato per me, Gigio avrebbe visto la stagione dalla panchina; tanto, un Antonio o uno Storari peggio non avrebbero fatto. Speriamo lo vendano e che incassino il più possibile.

Comunque, Seedorf ha ancora la media-punti più alta.

Così, per dire.

 

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