fACEBOOK

 

Facce da Facebook? No, facce da c...!

 

Anch'io son diventato schiavo dell'Internet, ma la mia lunga guerra per il rifiuto della tecnologia ha avuto un premio

 

 

Che momento ragazzi, che momento. Non so cosa stia succedendo, nel mondo e nella mia umile vita. Non lo so e non lo voglio sapere. Non svegliatemi però. Vi prego, lasciate che l'acqua scorra, lasciate che niente interrompa la polvere magica che avvolge da qualche tempo il mio camminare. Sia solo di conforto per le persone che da anni navigano nella merda e nelle maledizioni delle piccole cose che non funzionano, delle cose di contorno che, come sappiamo, nel putrido avanzamento delle nostre giornate, sono la sostanza. Perchè è vero ..l'importante è la salute.. il lavoro... qualche spiccio per sè e qualche liretta per i figli .. ma quante sere ci siamo coricati con l'ultimo pensiero pescato nella nullità, nel presunto e nel fascinoso scenario delle cose che scegliamo per migliorarci la vita. E quelle cose, sicuro, sono il godere, il piacere, il bere, il calcio, qualche sostanza innocente e qualche rivincita sul mondo e sui suoi abitanti. Ed è da lì che oggi, primo giorno di primavera, pesco per urlare .. "Non svegliatemi. Sto troppo bene". Sono il Re dell'inutile e nell'inutile sto vivendo un sogno che profuma di vittoria. Anzi profuma di buono. La vittoria non esiste.
 
Con una catena che tende a non spezzarsi (e senz'altro mi porto sfiga...) in poche tornate mi sono goduto, esempio, il voto del 4 marzo. Lasciamo stare chi ha vinto, me ne fotto. So chi ha perso. La merdaglia che ci ha inabissato. Godo come un riccio, successo di rado, ma stavolta con abbondante anticipo visto finalmente il baratro di alcuni di questi lestofanti. Evviva. Non mi interessa quello che verrà, ma quello che è stato.
 
Poi si infila all'improvviso una provvidenziale vendetta sportiva. Anzi una doppia, seppur diversa, mamma immacolata del calcio, scesa a vedere cosa si può fare. Dal 3 marzo al 17 marzo, al tramonto di 2 sabati piovosi ma di luce incalcolabile ,si riesce a far giustizia di decenni di povertà sportiva, di campagne senza gloria confronto a torri di Asinelli lucenti. Si riesce a ruggire per una notte sopra la boria e la storia immensa di cugini (cugini ??)sempre irridenti. Spal- Bologna 1-0...... L'ultima lacrima l'avevo spesa una vita fa.. sul gol di Magath... questa, ora, è scesa senza permesso. L'ho nascosta, sono un uomo in fondo! Mi piaceva sentirmi come i meridionali che lavorano in Germania, quando vince l'Italia... Confronto offensivo, per loro. Semplicemente camminare per Bologna con la sciarpa della Spal il giorno dopo a sguardo fiero ed alto era una novità. Passerà, ma adesso è così. Adesso non ride più nessuno. Sembrava di essere un pò un capitano di nave che dopo aver perso negli anni tutti i suoi uomini, sbarcava nel porto nemico e rideva come un pazzo. 
Ma non avevamo finito di ridere perchè all'orizzonte c'era la fiaba. Come se alla porta di casa suonasse Julia Roberts per chiederti se avevi tempo di portartela a letto. Ecco la sera del 17 marzo alle 22,44 la Spal inchioda la Juve sullo 0-0.. Un punticino ? No. Una cosa che non si può dire. Conflitti interni, tifo a favore e per una volta non contro. Un cuore che nemmeno Nibali alla Sanremo, una fusione spudorata squadra, allenatore, società, città e Curva Ovest come nemmeno lo sbarco in Normandia. Non si può dire cosa si prova quando accade una cosa così grande. Quando senti un amico fondamentale che ti chiama la sera prima per dirti che si è arrampicato sul muretto dell'albergo della Juve per sbirciare Chiellini e Dybala.. a 60 anni .. spallino dentro e perso nei sentieri torbidi di vita...capisce che puoi ormai anche morire, il più è fatto. Non si sa dove pescare. Quando vedi scorrere sul tv, minuti primi della partita, una frase titolo.. "Prima la Spal e poi il Real", capisci che non è vero niente. Non può essere. E quando alle 22,44 di quel sabato surreale scappa uno sguardo in cielo, scorgi che forse è stato il tuo fratellone a fare uscire quella punizione di Dybala di 3 centimtri. E tu gli mandi la seconda lacrima e lo rimproveri..".Perchè mi hai detto di tifare anche una grande squadra quando avevo 7 anni, perchè con la Spal c'era solo da piangere. Avevi torto. Ti perdono." 
 
Allora ti senti sazio. Ma te ne capita un'altra. Così è troppo. Quante battaglie, fatte anche da queste accoglienti colonne. Quanti bestemmioni contro l'impoverimento dell'essere umano legato al vuoto della tecnologia, del web, dello scrivere anzichè parlare e ridere. Quante volte avresti voluto sputare su WhatsApp e parenti. Su Internet e parenti. Su Facebook e parenti. Mi era perfino capitato di esultare quando era morto Steve Jobs... (ma questa cancellatela.. vera ma schifosa). Una lunga guerra, persa, nel lavoro dove per rifiutare la tecnologia avevo regalato denaro e tempo. Nel tempo libero dove il mondo viaggiava su binari che non erano più i miei. Con gli amici che si mandavano a tutte le ore film porno, pompini e schifezze inqualificabili. Con mia figlia che ormai scrive sul telefonino senza guardare. Frutto di allenamento decennale....
Insomma avevo perso. Tutti mi spiegavano che il mondo non torna indietro e soprattutto il mondo della finzione crea anche tanti benefici. Posti di lavoro e tanta cultura. Io, pigro e triste fino ad un mese fa ancora con un telefono a gettoni. Poi, deceduto, mi sono trovato un cellulare moderno (brrrrrrrrr...) ed anch'io ... whatsapp.. anch'io ricevo scopate a tutte le ore.. anch'io mando il sole che ride o piange. Mi faccio schifo, provo a scappare ma è come quando vai a vedere un film porno e per 10 secondi le immagini vanno su un tramonto.. tutti ad urlare "Basta, vai di bocca.." Ecco il web è questo, nessuna ricerca, se non inutile, di culture minime. Il massimo è quando è nata Moana Pozzi. Insomma, faccio parte della merda di Internet ma forse, pensavo, ho vinto lo stesso...Forse Facebook fallisce...chissà... però mi sento meglio. 
 
Poi siccome il mio momento è d'oro... tg del 20 marzo 2018 .. "L'ora più buia di facebook, a picco reputazione e quotazione".... "Il social travolto dallo scandalo".."Emergono falle nella sicurezza, rubati 50 milioni di dati"..."Dubbi anche su Twitter"..."Consegnate le nostre vite a dei delinquenti"....."Mark Zuckemberg non incontrerà nemmeno i dipendeti, per disprezzo".
Due miliardi di utenti nel mondo alla mercè di sta robaccia. Dati venduti ed adesso tutti a chiedersi come è successo. Ognuno di noi riceve decine di telefonate al mese da stronzi del mondo della telefonia, dell'energia e di chissà cosa ancora, che nemmeno dovrebbero avere il tuo numero e che ti offrono bufale. Con schiavi nei call center dalla Romania, dall'Albania e chissà dove ancora. E tu li nsulti ma domani ancora li... Dati venduti ? Ma va.. Ed allora evviva sta sputtanata della più grossa "ciofeca" (traduzione: MERDA") della storia della nostra vita. C'è voluto ancora una volta un giornale libero americano Wall Street Jornal per smascherare tanta schifezza. Ed io godo come un porco. Nell'attesa che salti per aria Facebook e tutto sto mondo lercio fatto di "un sole" che sorride o piange. Ma con persone che dentro solo piangono.
Facebook... mi disse un amico un giorno "Libro di facce". Facebook ...forse mi direbbe oggi "Facce da culo". Scappiamo. Subito, siamo ancora in tempo !!!
 
LA ZANZARA
 
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