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Il mio odio per i Gunners

 

Dopo Arsenal-Milan sono andato a rispolverare un mio vecchio pezzo del 2015, in cui legittimo, se ce ne fosse bisogno, la mia avversione per i Gunners

 

Ho cominciato a leggere un libro estremamente interessante riguardante i derby inglesi, le rivalità, i nicknames, gli scontri tra tifosi. Erano anni che mi chiedevo il perché di taluni soprannomi delle squadre inglesi e finalmente ho trovato il libro giusto. 
Il calcio inglese mi appassiona soprattutto per le storie che stanno dietro alle rivalità: la violenza degli hooligans, i cori, gli stadi; e nel campionato d'oltremanica ho i miei team preferiti, credo come tutti. Tottenahm, West Ham, Millwall, Sunderland sono quelli che più attirano le mie simpatie e, come spesso accade, non c'è una ragione precisa, tranne che per il Sunderland, che ho cominciato a seguire da quando Paolo Di Canio lo ha allenato qualche annetto fa.

Ma oltre i club simpatici, ve ne sono invece alcuni che proprio non reggo: primo fra tutti l'Arsenal, e, fino a ieri, ne ignoravo la ragione. Era una questione di pelle suppongo; va da sé che Wenger non ispira molte simpatie ma c'era qualcosa oltre il manager dei Gunners ma non capivo esattamente cosa.

Come detto, ieri ho avuto l'illuminazione: mentre leggevo quelle poche righe, in me cresceva la rabbia e più mi addentravo nella storia, più paragonavo l'Arsenal a quell'altra squadra di Milano, quella degli onesti, dei senza macchia, dei mai retrocessi: la squadra universalmente conosciuta come 'la squadra di Guido Rossi'. Bando alle ciance e veniamo al sodo: dovete sapere che, originariamente, l'Arsenal era un club del sud est di Londra. A nord stazionava libero e tranquillo il Tottenham. Per esigenze di location di stadio, i Gunners si trasferirono proprio a nord, ad Highbury, dopo aver lasciato Manor Ground, sede dello stadio dell'Arsenal. Highbury distava da White Hart Lane, l'impianto degli Hotspurs, solamente 6.5km, e così andava ad attingere nel bacino d'utenza, per così dire, proprio del Tottenham. La rivalità tra le due squadre ebbe inizio allora, nel 1913.Ma questo fu solo il prologo: l'odio varcò le porte della semplice rivalità e si fece strada nel nord di Londra.


Accadde tutto nell'immediato dopoguerra (il primo); nel 1919 riprese l'attività agonistica della First Division (ora Premier League) e, per stabilire chi ne dovesse fare parte, si controllò la classifica dell'ultimo campionato giocato, nel 1915. Chi era arrivato ultimo e penultimo in quel campionato? 19° il Chelsea e 20° il Tottenham; in teoria sarebbero dovute retrocedere ma si decise che la First Division passasse da 20 a 22 squadre. Chelsea e Tottenham quindi si rasserenarono, convinte entrambe che sarebbero rimaste in First Division. Ed il ragionamento non faceva una piega; invece una piega inaspettata accadde. 
Direte voi: che c'entra l'Arsenal in tutto questo? Un attimo e ci arrivo.In Second Division, le prime due in classifica nel 1915 furono il Derby County ed il Preston North End, che furono ammesse in First senza discussioni.
E qui entra in campo la 'politica', quella politica che piega i regolamenti a proprio piacimento.


John McKenna, presidente del Liverpool e della Lega, era anche amico di tal Norris; chi era Norris? Presidente dell'Arsenal... McKenna diede vita, nel marzo del 1919, al 'Meeting generale della Football League', ove si sarebbe deciso come comporre First e Second Division.Del Derby e del Preston abbiamo detto ed insieme a questa decisione fu presa anche quella di lasciare in First il Chelsea. E fin qui, tutto a posto.
Ma... C'è sempre un 'ma' e questo 'ma' è la politica; rimaneva da decidere l'ultimo posto disponibile per la First Division ed a White Hart Lane erano sereni: se han 'promosso' il Chelsea, perché non noi?La scelta comunque si indirizzò quindi fra Tottenham e il Barnsley, terzo classificato in Second.


Ma McKenna, amico di Norris, si inventò di perorare la causa dell'Arsenal, alludendo al fatto che i Gunners dovevano essere ammessi in First per il loro 'lungo servizio reso al calcio professionistico'. Una balla colossale: nel 1915, i Gunners arrivarono addirittura sesti, dietro anche al Wolverhampton, membro fondatore della Lega, che avrebbe avuto ben più titoli per essere ripescato.


La cosa particolare è che McKenna preferì l'Arsenal per via sì delle pressioni da parte di Norris ma, e soprattutto, perché entrambi membri della massoneria...L'Arsenal venne così 'promosso' in First Division nel 1919/20 a discapito del Tottenham che si vide 'fregato' per ben 3 ragioni: la prima perché non poterono usufruire dello 'sconto' dato al Chelsea, la seconda perché il loro posto fu preso dalla sesta in classifica della Second Division e (terza), proprio da quella società che stava prendendo spazio nel loro quartiere, nella loro zona. Un beffa atroce, che ancora oggi si trascina invariabilmente ad ogni derby giocato dalle due squadre.


Questa è la storia. Faccio altresì notare che l'Arsenal, il tronfio Arsenal, non aveva nemmeno le maglie, all'inizio della sua epopea e le furono donate dal Nottingham Forest: da qui il colore bianco e rosso, seppur diverso (ora) dalle maglie dei Forest (altrimenti chiamati: Garibaldi Reds).

 


 

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