L'uomo camaleonte
Ha la la capacità di mutare opinione 'a seconda', con la lunga lingua retrattile coglie l'attimo e gli occhi possono ruotare l'uno indipendentemente dall'altro cercando 'il posto al sole' migliore
Ebbene si, ci siamo rimasti male. Sapevamo che il rapporto si era rotto dopo la sua uscita da Milan Channel. Un rapporto rotto non certo da parte nostra che, per mesi, abbiamo continuato a chiamarlo senza mai aver avuto una risposta.
Ci siamo rimasti male perchè non pensavamo che un professionista si abbassasse a risposte piccate e rancorosamente soddisfatte (non cercate nè richieste) a chi ha avuto solo la colpa di invitarlo a cena e non ha mai guardato con astio al suo divorzio da Milan Channel.
Questo sito, fino ad oggi, mai aveva scritto una riga contro di lui, ma tant'è... Veniamo ai fatti.
Che Milan TV non sia nemmeno lontano parente del vecchio Milan Channel, lo abbiamo scritto e riscritto.
Oltre a quanto detto nei due articoli avevamo notato, con dispiacere, la brutta tendenza di accogliere a braccia aperte gente che aveva vomitato di tutto verso il vecchio canale e che ora siede negli studi di MTV ed ha la faccia di sostenere "è un piacere essere a casa" (sigh!).
Quindi, come penso sia ancora possibile in questo paese, abbiamo lasciato un post sul profilo twitter di ac Milan che recita "OK, spiace dopo 18 anni ma... THE END! Ciao a tutti, ciao a tutti, ciao a tutti". Un post che, prendendo spunto dalla notizia che Luca Serafini tornava al canale, voleva manifestare il nostro disagio per un canale che non riconosciamo più.
Capito bene? Un post NON in una pagina personale. Un post che non cita nessuno. Un post lasciato sul profilo twitter del Milan. Nessuna risposta era invocata, era solo la segnalazione di un malessere diffusisssimo che non poteva essere taciuto alla fonte ufficiale della squadra della quale siamo orgogliosamente tifosi.
Arriva, non richiesta, la risposta di Serafini "Ciao" con tanto di manina che saluta...
Ci siamo sentiti persi per il c**o da chi, di noi, scriveva (quando era ancora a Milan Channel): "Non partecipo ai raduni dei club o dei gruppi di tifosi organizzati. Non per snobismo: per i troppi inviti. Fai contento uno e scontenti gli altri. Con Milan Day tra anni fa ho fatto un'eccezione: sono loro che, radunandosi in arrivo da tutta Italia, sono venuti a Milano. Mi è parsa un'idea straordinaria per dimostrare il loro amore per il calcio e per i colori rossoneri. E' un gruppo di amici, si cimentano nel giornalismo, li ho conosciuti uno a uno e siamo rimasti in contatto. Hanno un linguaggio civile nelle discussioni e nei toni sempre accalorati in positivo. Il loro impegno non sembra trasudare fatica, perchè profuso con il cuore. Invece so che costa tempo, attenzione e denaro. Milan Day è un esempio, un bell'esempio, di aggregazione e di scambio. Per questo stavolta non devo "cliccare", ma posso scriverlo: mi piace. Continuate così." Luca Serafini.
Camaleontico.
Forse la nostra colpa(?) è quella di aver sempre manifestato stima ed amicizia per Mauro Suma. Nonostante questo, anche dopo la sua uscita dal canale (Luca Serafini), avevamo, a più riprese, cercato di rimanere in contatto. Non può dipendere certamente da chi chiama la risposta che non arriva...
C'è da pensare (scripta manent) che il suo saluto a Milan Channel, bello e (pareva) sentito, non fossero altro che parole "Grazie all’affetto degli abbonati, che invito caldamente a restare tali, e a Milan Channel dove ho vissuto emozioni indimenticabili, nel bene e nel male", visto che poi etichettava Suma come 'l'addetto stampa dell'Ischia Calcio' dichiarando "si risponde a qualcosa e a qualcuno, non a niente e a nessuno". Forse noi siamo "niente e nessuno" e per questo non ripondeva più alle nostre chiamate...
Peccato, davvero peccato perchè quella sera del 29 maggio 2010 ci era parso 'uno di noi'. Uno che mette il Milan al primo posto e che ci diceva "Il milanista, in casa propria, scortica vivi i propri giocatori, la propria società, tutto quello che è Milan, ma al di fuori diventa una belva se vede attaccato e sputtanato il suo Milan"
Già...
E allora chissà perchè (DOPO la sua uscita da Milan Channel) scriveva "fuori dalla sua casa":
"Licenziare Galliani costa 100 milioni" balla smentita dai fatti. Non è mentire (sapendo di mentire) e sparlare del tuo Milan?
E che dire, sempre a proposito del Milanismo sbandierato, di:
- sul closing "Penso che sia una farsa, da qualsiasi parte si voglia girare". "Questa storia è una farsa, chi ne parla si mette a parlare del nulla. E’ assurdo che una cordata che a giugno vuole acquisire il Milan, dopo otto mesi abbia versato solamente rate, due e forse tre fra una settimana, ma non è così che si compra un bene, è una vicenda unica e irripetibile. Nessuno che abbia intenzione di acquisire le quote di maggioranza del Milan lo fa a rate, come se stesse pagando un affitto"
- il no di Maldini "E' colpa di Fassone e dei cinesi. La colpa del mancato ritorno dell'ex capitano è da attribuire a Fassone ai cinesi, colpevoli di aver contattato Maldini con netto ritardo. Paolo doveva essere chiamato immediatamente e non a cose praticamente già fatte. La chiamata tardiva e confusa ha spinto Maldini a cercare certezze attraverso la volontà di interfacciarsi direttamente coi cinesi. In pochi hanno colto un fatto importante: Maldini, prima di dire sì, voleva capire nei dettagli chi fossero davvero i cinesi e quali programmi avessero per il nuovo Milan"
- su Mirabelli "un direttore sportivo che parla troppo: Mirabelli parla su Montella, sulla squadra, su Gattuso. Incontinente dal punto di vista verbale”. "Avevo grande fiducia in questa nuova società e devo dire che anche la campagna acquisti è stata condotta con criterio, basti pensare ai tanti calciatori della rosa che vanno a giocare in nazionale e forniscono prove ottime, mentre al Milan sembrano sacchi vuoti. Io penso che i dirigenti abbiano capito a metà come muoversi, soprattutto Mirabelli che ormai più che un direttore sportivo sembra un opinionista e le sue dichiarazioni agitano e confondono anche la squadra. Ricordate Braida? Parlava una volta l'anno e quello che diceva pesava ed aveva gran valore"
- sul presidente "Inter e Milan, cinesi sole". "Il problema di Inter e Milan, che sono la storia del calcio italiano, è che a Milano non hanno nessuno: una ha la coppia formata da Walter Sabatini e Piero Ausilio, l’altra quella formata da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, e non si sa più nulla. Da una parte c’è un plurifantastiliardario (Jindong Zhang, ndr) che è l’unico a cui il Governo Cinese nega i soldi, dall’altro uno gravemente insolvente (Yonghong Li, ndr)".
E adesso, che timbra il cartellino a Milan TV, vogliamo scommettere in un cambio di vento?
Peccato, peccato davvero.
Parafrasando Troisi "Pensavo fosse amore, invece era un... camaleonte"