maremma maiala

 

Obtorto collo

 

E così, per la serie 'impossible is nothing', si torna a votare. Incredibile ma vero

 

Ebbene si, si son decisi. Sua grazia, dal Quirinale, ci permette di tornare a dire la nostra su questa 'serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello'.
Quindi dopo anni di "Mi dispiace, ma io so' io e voi non siete un cazzo!" del Marchese del Grillo Napolitano, il Mattarella si arrende di fronte all'evidenza di un'Italia in crescita si, ma ultima nella crescita europea... insomma, un po' come il Benevento che gioisce per il pareggio col Milan ma retrocede.
Chi scrive sono decenni che non va a votare. Il motivo? Semplice, non ho mai individuato un politico o un partito che soddisfacesse le mie domande sul futuro.
Oggi, però, siamo sull'orlo di un precipizio. Ospiti in casa propria, poveri in canna, senza pensioni e/o lavoro, in mano ad arrivisti impuniti che la fanno sempre e comunque franca alla faccia del popolo che paga... eccome se paga!
A questo punto, citando Montanelli nel suo "turiamoci il naso", non rimane che andare a votare per non lasciare che il tutto precipiti per poi piangere sul 'mal voluto'.

Già, ma chi votare?
Come fidarsi di gente che parla bene ma razzola male? Gente che nega l'evidenza. Gente che grida al ladro con il malloppo nascosto in casa. Gente che se ne frega di te ma, sotto elezioni, dispensa elemosine e promesse.
I casi di questi arrivisti? Tanti, tantissimi ma ne voglio prendere uno ad emblema della nostra classe dirigente.
Maurizio Lupi: nel governo Berlusconi fino a che questo non viene fatto cadere, poi te lo ritrovi in tutti i governi targati PD fino a che non si accorge che (forse?) il vento cambia e torna alleato del Cav. per la prossima legislatura.
E' solo un esempio del marciume politico italiano, volendo hai voglia a citarne di nomi...
Il bello è che s'incazzano e s'indignano perchè, in uno degli ultimi sondaggi, viene fuori che quasi un italiano su due rimpiange il Duce. Ma sarà colpa di uno morto e sepolto quasi un secolo fa se oggi è rimpianto, o della scellerata politica fatta dai politicanti di questa repubblica? Chi, sano di mente, rimpiaggerebbe il "si stava meglio quando si stava peggio"?

Credo che noi italiani dovremmo smetterla di fare il tifo per uno schieramento politico.
Dovremmo guardare a noi e giudicare l'operato di chi abbiamo votato. A lor signori interessiamo solo sotto elezioni, poi torniamo ad essere sudditi.
Tornerò a votare e, per scegliere il meno peggio, mi porrò queste domande:
1) Dalle ultime elezioni ad oggi, sono migliorate (secondo me e non secondo i media) le cose? Sulla mia pelle: sto meglio o peggio di prima?
2) In quanto italiano, mi sento soggetto od oggetto di questa Italia?
3) La mia pensione è, come dovrebbe, garantita oppure no? E se no, trovo giusto che io debba tirar la cinghia e vedere gente che non rinucia a pensioni d'oro e vitalizi?
4) E' giusto che io paghi le tasse anche di chi, scientemente, non le paga?
5) Mi sento discriminato nei miei valori, credenze e cultura?
6) Quando sento parlare di Italia all'estero, mi ritrovo imbarazzato od orgoglioso?
7) Se in famiglia non ce la facciamo a tirare avanti, è giusto che il capofamiglia si dedichi alla beneficenza lasciando i familiari nell'indigenza?
8) E' normale (soprattutto per le donne) uscire di casa alla sera e non sapere se vi rientrano 'intere'?
9) Mi sta bene vedere gente che si difende finire in galera e gente che offende farla franca?
10) Voglio uno stato che si occupi prima dei propri terremotati o dell'accoglienza per i (finti?) profughi?

Non credo ci sia nessun partito che soddisfi tutte le mie domande. A livello promesse, tutti lo fanno ma arrivando ai fatti...
E allora il mio voto andrà a chi soddisfa la maggior parte delle mie domande.
Chi sarà? Al momento ho ancora dei dubbi: vedo troppi estremismi, troppi nullafacenti spuntare e promettere di sapere come si fa, troppi che hanno governato senza mover foglia e ora assicurano di avere la ricetta giusta, troppi ammiccamenti al dopo voto con 'poi ci troviamo'.
Quello di cui sono certo è che me ne fregherò del mio ultimo voto, giudicherò solo in base a ciò che soddisfa il mio modo d'essere ed il mio pensare di oggi.
La mia vita e quella dei miei cari non può dipendere dal tifo.
Obtorto collo, domenica andrò a votare... incrociando le dita perchè:
1) solo una botta di culo, con questi politici, può aiutare quest'Italia
2) non posso solo lamentarmi, qualche cosa devo pur dire e fare... finchè me lo permettono.
God save the... Italy!

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