pardo zazzaroni

 

Azzurro tenebra

 

E capisci che in fondo il dramma calcistico è il meno rispetto al crollo di chi ci sta intorno.

 

 

E' piena estate, in campagna da sempre giugno ha un senso diverso. Ha il sapore che nessun altro luogo terrestre si vanta di avere. Perfino gioioso, funziona tutto, i profumi dall'alba al tramonto in quel periodo sono unici. Il grano raccolto o da raccogliere è un quadro senza rivali. Le donnine che tornano dalla campagna ad ora tarda, in bici, con passo pesante accompagnate dal rumore dei bar già affollati che ,amorevolmente, le deridono. Sterminate campagne di meloni tracciano un incrocio verde e giallo che sembra la curva di uno stadio dopo un gol. La scuola è già finita e davanti c'è tutta una estate di fancazzismo, bar, partite fra amici/nemici a tutte le ore. Insomma un Paradiso. Anche quel pomeriggio di fine giugno era così, anzi era meglio. Mi era appena scivolato via il mio secondo anno di ragioneria e clamorosamente l'avevo sfangata senza ricorrere ai tempi supplementari riparatori di settembre. Non c'erano crediti/debiti o altre mille pugnette che hanno poi sventrato la scuola. Promosso.. rimandato masssimo in 3 materie.. bocciato. La capiva anche la mia povera mamma . Ed era anche un anno pari, non solo ,era l'anno dei mondiali di calcio. Anno magico 1974, in Germania. Il mio primo vero mondiale, quello precedente mi aveva sorpreso in collegio ed il più famoso dei 4-3 (Italia -Germania ..ovvio) mi era passato sopra senza ne ferite ne luccichii. Di quello prima ancora non mi accorsi. E pensare che era la più famosa delle sconfitte . La Corea, sarebbe diventata come Caporetto nella prima guerra Mondiale . Ma io, anni 8, volavo chissà in cosa e prendevo il latte di mucca.
Avevo aspettato quel mondiale nella ingenuità dei miei sedici anni e nella voglia di vincere con gli amici del cortile. Tutto l'anno e per sempre a tifarsi contro, a battagliare col compagno di banco o con quello della porta accanto. Finalmente posso godermi un Mondiale da vincere e condividere la felicità. Fantastico... e poi l'Italia è pure una delle favorite. Viene da un filotto di vittorie, sembra una buona miscela fra esperti e giovani. I nomi .. pronti via ...Zoff, Spinosi, Facchetti, Benetti, Morini, Burnich, Causio, Capello, Chinaglia, Mazzola, Anastasi ... e poi Riva .. e poi Rivera. Insomma tanta roba. Ed io, tronfio e nazionalista, vivo per fottere i tedeschi a casa loro e vincere il Mondiale. Facevamo i conti noi ragazzotti implumi quel giorno, invasi da un precoce cocomero che amavamo divorare inzuppato in un crostino di pane vero...."Ma converrà vincere dalla Polonia o pareggiare ed evitare magari uno scontro più tosto ?". Cosa converrà lo avremmo imparato presto. Non ricordo quasi nulla di quella assurda partita. La Polonia sarebbe stata la rivelazione di quel mondiale (Lato, Deyna, Szamarch, Gadocha, Zmuda, Tomaszewski...mamma mia !!!). Gol di Szarmach, raddoppio di Deyna. Allo spirare prima della giusta morte, golletto di Capello. Tutti a casa.Nacque quella sera il mio primo tremendo lutto mondiale. Ed al confronto il calcio nei testicoli della Svezia sembra un soliloquio di Sgarbi:cagare e ridere insieme !!

Presi la bici, taglai il paesello fino a casa. Credo di avere anche pianto allora. Non mi sarebbe più capitato per la Nazionale italiana. Sarebbe esplosa l'Olanda senza vincere. E scoprii li che il calcio è quello sport che si gioca in 11 ed alla fine vince la Germania. Che dolore. Ed ora magari vi chiedete che cazzo c'entra quel pomeriggio del 23 giugno del 1974 e soprattutto che cè frega. Invece a me frega molto. Non solo perchè per un maledetto destino mi è ricapitato in mano 3 giorni fa un libro di Giovanni Arpino del 1977 che rievocava, romanzandola, la tragedia sportiva dei mondiali tedeschi e che io avevo divorato come forse il primo libro non di scuola. Quell' Azzurro Tenebra (il titolo del libro) mi avrebbe accompagnato per anni, ora mi sembra scritto ieri. Anche se non mi fa più piangere la sconfitta dell'Italia come allora. Anche se adesso chi scrive di sport non si chiama più né Arpino, né Brera, né Zanetti, né Viola e chi lo racconta non è più nemmeno parente di Sandro Ciotti o Nando Martellini....Adesso se non stai attento ti arriva un libro di Zazzaroni. E capisci che in fondo il dramma calcistico è il meno rispetto al crollo di chi ci sta intorno.

Comunque si... ho patito il "caput" dell'Italia e sono dispiaciuto .Moltissimo. Magari era pure il mio ultimo mondiale, nel 2022 sarò vecchio da far schifo, magari non avrò occasioni di mangiar pizza e sfondarmi di vino in attesa di un Italia-Brasile al tramonto di un giorno di giugno. Si ,mi dispiace perchè pensavo che Ventura potesse dimostrare che Conte è un venditore di nulla. Che un uomo normale forse per bene e pur meglio di un invasato pieno di sè da far schifo. Invece no.
Si, mi dispiace perchè il mio odio verso l'Italia politica ha raggiunto un punto talmente alto che forse me ne sto reinnamorando. Per spirito inverso. A forza di essere vittima dei tanti Matteo... Silvio ... mi stavo quasi convincendo che stava per cambiare qualcosa, che potevamo mandare a fanculo nel calcio e nella vita i sudici tedeschi, gli insopportabili spagnoli, i boriosi brasiliani ed urlare..."Oh belle pippe.. nonostante il paese stia discutendo se riconsegnarsi ad un Silvio.. ad un Matteo ... o addirittura ad un Romano (Prodi.. mica uno dè Roma) qualsiasi... vi fottiamo nel calcio e ripartiamo non prendendo più lezioni da nessuno. Perchè a ben guardare non siete affatto meglio di noi (anche la Merkel non ha un governo tièèèèè). Insomma stavo farneticando, ma ad un vecchio mica gli potete togliere anche il delirio. Invece porca puttana guarda in che casino. Mi era anche venuta voglia di telefonare a Radio 24 per insultare Pier Luigi Pardo e dirgli che parlare ora son tutti buoni. Poi mi sono ritrovato in macchina a pensare che "Però, vacca boia, se metti Insigne, El Sharawy ed Immobile davanti a sti miserabili nordici tristissimi ne fai 5 di gol". Quindi anch'io ero caduto nel tranello del gioco "Fai il C.T. e vinci i Mondiali". Noooooo. Ma proprio no. Il mio è un dolore vero e pretendo di soffrire per risarcire il destino che mi ha regalato PaoloRossi 1982 e FabioGrosso 2006. Io devo star male dopo quelle emozioni senza tempo. Ma soprattutto sono incazzato perchè ci sono milioni di stronzi italiani che ancora come unico argomento tirano fuori una frase che non sopporto più . "Socmel.... và là che se prendessero meno soldi correrebbero di più e vinceremmo sicuro". Aiutooooooooo. Ancora la storia dei soldi urlata da tutti al bar il giorno dopo. Fino a quando non entra una ragazza bella all'inizio, inchiavabile dopo aver affermato "Ah... l'Italia eliminata. Bene, così questa estate al mare il mio moroso non rompe i coglioni a voler guardare le partite". Brava.

Mi sono alzato dal tavolo... 7 di mattina, un grappa e Dio sa quanto ci voleva. E dentro (o forse anche fuori)a maledire non la poveretta che speriamo venga lasciata dal fidanzato prima dei Mondiali, non il genio che da la colpa ai soldi...Ma a maledire il palo di Darmian. Insomma questi mostri mi hanno trasformato in Tavecchio. E finalmente mi sono sentito anch'io eliminato. Non solo dal Mondiale, ma dalla vita.

LA ZANZARA TRISTE (UN PO')

 

 

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