maremma maiala

 

Te tu sei 'n testa di hazzo!

 

Citando De Niro in Taxi driver "Ce l'hai con me? E che cazzo, tu ce l'hai con me? Questo stronzo ce l'ha proprio con me!"

Un Maremma maiala in "Tuscany version". Quella che potrebbe sembrare un'offesa, in Toscana, è un modo rafforzativo del pensiero fatto espressione. Un po' come la bestemmia che, la stragrande maggioranza dei toscani, non usa per offendere Dio o la Madonna, ma è un modo di esprimersi. Volagare? Può essere, ma tant'è.
Visto poi che oggi parlo di un toscano come me, credo (e spero), capisca che non è un'offesa... forse.

Marcello Nicchi di Arezzo alza il ditino ammonitore contro Montella, vediamo da che pulpito.
Smise di arbitrare nel 1997, per scelta tecnica dei suoi superiori, dopo gli errori commessi durante il campionato di Serie A 1996-1997. Fu una stagione tormentata. In particolare, nella partita Vicenza-Bologna, espulse lo svedese Kenneth Andersson che aveva semplicemente chiesto di essere sostituito dal proprio allenatore. In Perugia-Napoli convalidò un gol segnato nettamente con una mano dal croato Milan Rapaic.
Nel 2006, in seguito alla nomina di Luigi Agnolin quale Commissario Straordinario dell'AIA in sostituzione del presidente Tullio Lanese, che era stato coinvolto nello scandalo Calciopoli, si oppose all'operato di Agnolin, chiedendo nuove elezioni per la presidenza dell'AIA e candidandosi personalmente. Alle successive votazioni del novembre 2006 venne però sconfitto da Cesare Gussoni.
Nel 2009 si candida per la seconda volta alla carica di Presidente dell'A.I.A.; in occasione dell'Assemblea generale dell'Associazione, tenutasi a Roma il 6 marzo, consegue più voti (163 contro 155, con una sola scheda bianca) dell'unico altro candidato, Matteo Apricena della Sezione di Firenze, diventando quindi il nuovo Presidente AIA per il quadriennio olimpico 2008-2012. Con lui vengono eletti Narciso Pisacreta quale Vice Presidente e Alfredo Trentalange come Responsabile del Settore Tecnico. Il giudizio sul suo operato è tuttora controverso, soprattutto con riferimento alla tutela degli associati nei confronti della violenza subita sui campi, ai vantaggi relativi all'utilizzo della tessera e al mancato aumento delle indennità chilometriche per i rimborsi.
Nicchi si ricandida a presidente in occasione dell'assemblea generale dell'AIA del novembre 2012 ed è tutt'ora in carica.
Beh insomma, non è tutto oro... pare la carriere intrallazzata di qualche nostro politico.
Ma veniamo al contendere odierno.

Si è risentito per le dichiarazioni (vedremo in seguito) di Montella dopo Milan-Genoa ed ha prontamente esternato il suo disappunto polemico.
Strano per uno che, in casi analoghi, tace sempre. Solo nelle prime giornate dell'attuale campionato...
1) Bologna-Torino: Il Toro reclama per il gol a Berenguer nel finale, con Mihajlovic che tuona: «Ci hanno annullato una rete regolare». Nicchi? Tace!
2) Buffon: "Mi sembra di giocare a pallanuoto: ogni volta che si toccano l’arbitro ferma. È un qualcosa di molto brutto, perché perdi veramente il feeling con l’azione, con il sentimento che si crea intorno al campo, spezzi tutto. Secondo me è veramente molto brutto" Nicchi? Tace!
3) Roma-Inter: Il mancato utilizzo del VAR è stato contestato in particolar modo dalla Roma per un presunto fallo da rigore di Milan Skriniar su Diego Perotti. Dopo la partita Di Francesco dichiara “…non alleno più il Sassuolo.  Ora che sono alla Roma mi aspettavo un po’ più di attenzione…”. Nicchi? Tace!
4) Durante Bologna-Inter (rigore concesso a Eder): Mirante ha apostrofato il direttore di gara, come si è letto sul labiale durante le proteste, dicendogli: “Devi andare a vederlo tu che sei l’arbitro!”. Nicchi? Tace!
5) Le cronache del 2 ottobre scorso riportano: Fitto colloquio a centrocampo tra Massimiliano Allegri e l'arbitro Banti. I due, il giorno dopo, sono stati tra i protagonisti dell'evento a scopo benefico organizzato all'Armando Picchi di Livorno. Il tecnico, già dopo la sfida con l'Atalanta, aveva contestato l'utilizzo del VAR che ha annullato il gol di Mario Mandzukic per una gomitata a inizio azione di Lichtsteiner su Gomez. Come riferito da "Tiki Taka" è andato in scena il colloquio tra Allegri e Banti e secondo l'inviato Puccetti, i due hanno parlato del gol annullato a Mandzukic e dell'utilizzo del Var. I due si sono trattenuti per un confronto. Nicchi? Tace!
Questi sono solo alcuni esempi del "Nicchi silenzio". Tace anche quando, il suo designatore (ottobre 2016 - Milan-Sassuolo 4-3), asserisce "Sarei ipocrita se dicessi che non sarebbe cambiato nulla, la tecnologia avrebbe fornito supporto". Nicchi, avendo il suo designatore a contatto di gomito, con il suo silenzio... parla e praticamente avalla.
Ma allora... vuoi vedere che... ed infatti...

Quindi, l'ineffabile Nicchi, parla solo quando c'è da picconare il Milan? Parrebbe proprio di si!
Dopo Milan-Genoa di domenica scorsa: Montella non è arrabiato per l'espulsione di Bonucci, la rabbia nasce da un altro episodio. Se nel derby Tagliavento (con l'ok del Var) aveva punito la trattenuta di Rodriguez su D'Ambrosio, questa volta il Mister rossonero ritiene che non ci sia stata parità di applicazione in un contatto con vittima Bonaventura: "Vorrei capire se siamo in un mondo televisivo o di campo. Il Var lo accetto, ma le situazioni di campo non sono televisive. Se così fosse ci sarebbe anche il rigore su Bonaventura. Mi gioco la mia carriera, se l'arbitro mi dà rigore me la cambia. Se siamo in un mondo televisivo questo è calcio di rigore. Se siamo in un mondo televisivo non si può sbagliare". E qui Nicchi parla... eccome se parla!
"Io non rispondo a Montella in senso lato, dico soltanto che anche lui si dovrà adeguare a questa tecnologia. La carriera non se la gioca solo lui ma tutti. Lui sa come bisogna contenersi, se la sua squadra girasse come si deve non saremmo qui a commentare. Noi siamo contenti".

Bene Marcello quindi, se in toscano e bonariamente ti dico che sei "un testa di hazzo", non prendertela.
Non prendertela anche perchè non sono il solo a dirtelo...
Paolo Casarin (non proprio un becero tifoso come me): "L'intervento di Bonucci non può che tradursi in espulsione, ma alcune riflessioni di Montella che si sofferma sul metro di valutazione dei falli, meritano attenzione".
T'ha hapito testa di hazzo?

 

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