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Settimana di cambiamenti

 

Il ritorno al Milan di Leonardo è uno di quegli eventi che vanno segnati con il carattere blu sul calendario. Evento particolare, strano, destinato inevitabilmente a dividere la tifoseria rossonera. Personalmente ho già espresso la mia posizione su Leonardo in un articolo della settimana scorsa. Non ho intenzione di ripetermi e non ho mutato opinione, tuttavia trovo opportuno aggiungere un concetto essenziale. Il Milan viene sempre prima delle persone e delle nostre legittime opinioni su di esse. Leonardo non è il dirigente che avrei scelto, nè una persona che mi fa impazzire per il suo modo di essere. Da oggi però sarà un dirigente del mio Milan, del nostro Milan e pertanto merita tutto il sostengo del popolo rossonero che deve mettere da parte un risentimento che, se sbandierato ad ogni piè sospinto, non porterebbe nulla di produttivo per il Milan. Ed il Milan, per noi, deve venire sempre prima di ogni cosa.

Per un Leonardo che arriva c'è un Mirabelli che va via. L'ormai ex direttore dell'area tecnica è stato licenziato dopo 15 mesi di lavoro. Su questo sito non gli abbiamo risparmiato delle critiche inerenti la conduzione della campagna acquisti e la gestione della squadra nel corso della stagione. Tuttavia è giusto riconoscere a Mirabelli una grande lealtà ed uno spirito totalmente in buona fede. Ha commesso degli errori, a nostro avviso, principalmente perchè si è trovato in un ruolo molto più grande della sua dimensione, un ruolo in cui doveva gestire sia il mercato sia la squadra. Direttore tecnico e direttore sportivo contemporaneamente. Troppe funzioni sulle sue spalle. Probabilmente, con un inquadramento meno pesante all'interno del club, l'operato di Mirabelli sarebbe stato più razionale e maggiormente protetto.

Cosa accade ora col mercato rossonero? Mancano soltanto poco più di tre settimane alla chiusura del mercato e Leonardo sarà chiamato ad un compito improbo e gravoso: portare alla corte di Gattuso i tre giocatori richiesti, ossia un centravanti, una mezzale ed un esterno offensivo. La trattativa con la Juventus inerente il possibile triplo scambio fra Bonucci, Caldara e Higuain, potrebbe rappresentare un momento di svolta per il Milan, anche se chiudere un affare del genere presenta tante difficoltà sul piano del costo degli ammortamenti, del rischio minusvalenze e della presenza del fair play finanziario. Leonardo, senza dubbio, dovrà inventarsi qualche soluzione fantasiosa e non è da escludere che le altre due operazioni necessarie (mezzala ed esterno) vengano chiuse in prestito oneroso con diritto di riscatto.

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