edit Piero

 

Caos, scadenze, Ronaldo, dignità e la legge del contrappasso!

 

Il 9 luglio si avvicina inesorabilmente, ma del fatto che sta per ricominciare la nuova stagione calcistica sembra che non gliene freghi niente a nessuno. A ricordarcelo semplicemente una notizia che rivela che Rino Gattuso è a Milanello già da qualche giorno per preparare nei minimi particolari un avvio di stagione alla guida del suo Milan che si è faticosamente ed orgogliosamente meritato sul campo. Per il resto è tutto un bailamme di notizie, indiscrezioni, illazioni che ci riempiono le giornate facendo girare le nostre teste e con esse le nostre palle.
Inutile sottolineare che questo stato delle cose non è certo colpa dei tifosi, ma di vicende societarie che hanno finito per paralizzare tutto in attesa di scadenze che penzolano sulle nostre teste come fossero spade affilate.
La scadenza del bonifico dei 32 milioni, la scadenza del ricorso al Tas che deciderà anche il destino della prossima stagione (oltre che la limpidezza della nostra immagine), la scadenza del mercato di cui per adesso abbiamo solo fatto operazioni di contorno mentre altri hanno già fatto quasi tutto quello che dovevano fare. L’estate scorsa sembra lontana mille anni, una specie di miraggio fatto di immagini ormai sbiadite.
Era stato meraviglioso veder costruire una squadra quasi per intero prima ancora che iniziasse il ritiro, era bellissimo e virale il tormentone di Fassone “e adesso passiamo alle cose formali”. Sembra quasi che per una dannata legge del contrappasso per tre mesi vissuti nell’estasi e nel godimento oggi siamo condannati a nuovi incubi a tempo indeterminato (nel senso che non sappiamo se e quando tutto questo caos non avrà fine). In tutto questo casino non ci aiutano certo le notizie che riguardano le nostre rivali, con l’Inter che ha messo a segno diversi colpi che aumentano il valore della loro squadra, ed una Juventus che sembra ad un passo dal mettere a segno uno dei tre colpi migliori della storia del nostro campionato (insieme a quelli di Maradona e Ronaldo il Fenomeno).
L’arrivo di CR7 in bianconero riveste diversi significati. È vero che il suo arrivo sarebbe un bello spottone per un campionato di Serie A che da anni ormai ha perso il fascino “del torneo più difficile è bello del mondo” (tempi ormai dimenticati), ma l’arrivo in bianconero del campionissimo portoghese serve anche a travolgere le illusioni di tutte le altre squadre che sono lì a farsi il culo per accorciare le distanze dagli egemoni juventini (nello specifico Napoli, Inter e Roma) e a consolidare ancor di più il grande gap che esiste tra la Juve e tutti gli altri. Ormai siamo al punto che la Juve appare come una società di un altro livello che viene prestata a giocare nel nostro campionato.
Dicevamo di spot a favore del campionato e, soprattutto, della Juventus, che potrebbe veramente porre la sua attendibile candidatura alla prossima Champions. Per il resto non credo che ci possano essere altri benefici per le squadre italiane, tanto più adesso che i diritti tv (italiani e all’estero) del prossimo triennio sono stati venduti con ricavi anche inferiori rispetto al previsto. Ma vabbè, lasciamo perdere, sembra quasi che stiamo trattando argomenti che a noi milanisti non ci riguardano, impegnati come siamo a monitorare minuto per minuto i movimenti del conto corrente di Elliott per sapere che fine faremo domani mattina.
Una richiesta a Yonghong Li ci sentiamo però di farla: qualsiasi cosa debba succedere fate in modo che succeda al più presto e nel modo più dignitoso possibile. Noi milanisti pretendiamo di avere una squadra forte, ma prima ancora pretendiamo di veder rispettata la nostra dignità, il nostro orgoglio ed il nostro senso di appartenenza. A proposito di maglia: bellissima la nuova maglia targata Puma, senza fronzoli e rispettosa delle nostre tradizioni (compreso il diavoletto stilizzato che fa molto anni ‘80 e che a quelli della mia età fa sempre un certo effetto).

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