Buona stagione a tutti
Ci siamo, inizia finalmente la stagione ufficiale del Milan. E dopo tre anni di lontananza si riparte dall'Europa minore, con i preliminari di Europa League ed una trasferta insidiosa in Romania.
Il Milan che si presenta al 27 luglio è profondamente innovato rispetto al Milan che abbiamo lasciato a fine maggio. La squadra è nuova, ci sono più certezze ed il livello tecnico dei giocatori è salito notevolmente. La dirigenza ha messo a segno 10 colpi, ne ha in cantiere almeno altri 3 ed ha brillantemente risolto la situazione Donnarumma che, per come si era presentata, rischiava di diventare una vera e propria palla al piede per il Milan 2017-2018. Nonostante tutto questo, i professionisti di sventura ed i profeti di disgrazie in servizio permanente ed effettivo non hanno ritenuto saggio operare una doverosa marcia indietro in riferimento ai dubbi ed alle perplessità sulla nuova dirigenza del club. Non passa giorno senza che venga proposta una intervista all'esperto Tizio, al procuratore Caio o al giornalista Sempronio che avanzano sospetti sulla quantità di denaro spesa dal Milan nel mercato corrente, sul prestito del fondo Elliott e sui giocatori arrivati in via Aldo Rossi. A tal proposito ci sentiamo di fare nostra una frase di Giovanni Falcone, secondo cui il sospetto non è l'anticamera della verità, bensi del khomeinismo. Negli ultimi due mesi abbiamo anche assistito ad un fuoco amico sapientemente orchestrato da professionisti di fede rossonera, ma con qualche aggancio in meno fra i piani alti della società. Miserie infime di un mestiere meraviglioso, il giornalista, a volte confuso con altri mestieri meno nobili ma più remunerati. L'augurio è che su alcuni personaggi improponibili possa scendere presto il diritto all'oblio perchè il Milan, per noi, è una cosa troppo seria per confinarla alle scaramucce di quartiere fra narcisi e presunti scienziati.
Buona stagione a tutti pertanto: che possa essere la stagione del nostro rilancio e di un ritrovato orgoglio rossonero. Ne sentiamo davvero un elevato bisogno.